Collegio dei Garanti tra Referendum e conflitto di attribuzione

Giornata intensa per il Collegio Garante della Costituzionalità delle norme: due udienze pubbliche e una riunione per due pronunce.

La prima delle due udienze pubbliche è stata dedicata al ricorso presentato dai Consiglieri -  capigruppo di maggioranza - Giuseppe Morganti, Matteo Ciacci e Roberto Giorgetti sul conflitto di attribuzioni in relazione alla conoscibilità di verbali della commissione affari di giustizia. Il caso è quello delle sedute del 30 ottobre e del 22 novembre 2017, quando venne ascoltata l'allora Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici. A rappresentare i ricorrenti l'avvocato Enrico Carattoni. Gli avvocati Gian Nicola Berti e Tania Ercolani hanno contrastato il ricorso su mandato dell'Ufficio di Presidenza. Il Collegio dovrà pronunciarsi sull'ammissibilità del conflitto di attribuzioni ed eventualmente anche sul merito. Secondo i ricorrenti ogni consigliere è da considerarsi un organo costituzionale e quindi è titolato a sollevare il conflitto di attribuzioni. Inoltre ogni consigliere deve avere accesso ai verbali della commissione giustizia perché essa, per legge, è tenuta a riferire al Consiglio. La controparte sostiene invece che la commissione giustizia è un organismo previsto dall'ordinamento giudiziario tenuto al segreto e quindi i consiglieri che non ne fanno parte non possono accedere ai verbali.

La seconda udienza del Collegio dei Garanti è stata invece dedicata ad un approfondimento sul quesito referendario propositivo che mira a segregare i fondi pensione depositati nelle banche, per proteggerli progressivamente e non solo in caso di default degli istituti. I Garanti hanno convocato, oltre al Comitato Promotore, William Vagnini, coordinatore del Comitato di Previdenza a cui afferiscono i fondi del primo pilastro e Giuseppe Ucci, vice-direttore di Banca Centrale, che gestisce i fondi pensione del secondo pilastro Fondiss. Rispondendo alle domande dei Garanti, hanno dichiarato che la segregazione chiesta dal quesito è tecnicamente attuabile. Il Collegio, in entrambe le udienze, si è riservato la decisione. Tra un'udienza e l'altra i Saggi hanno anche deciso sull'effettivo recepimento, in due articoli dell'ultima legge di Bilancio, di quesiti referendari - già considerati ammissibili - sul credito di imposta alle banche e sulla gestione pubblica delle infrastrutture che erogano servizi pubblici. L'esito sarà reso noto a breve.
Durante l'intensa giornata di lavoro del Collegio dei Garanti il Presidente Nicolini ha sollecitato la nomina di due nuovi membri effettivi e di un nuovo membro supplente dell'organismo, visto che quelli in carica stanno operando oltre il mandato temporale inizialmente previsto.

l.s.

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