Le risultanze della conferenza programmatica di Democratici e Socialisti al centro dei colloqui dei due partiti con le altre forze politiche. Ad aprire gli incontri la delegazione democristiana alla quale Morganti e Chiaruzzi hanno illustrato obiettivi e procedure. Siamo – ha spiegato il segretario del PDD – impegnati nella ricerca dell’alternanza, ma questo non significa “alternativa”. Morganti, in particolare, ha evidenziato come il processo di unificazione non escluda assolutamente che fra la sinistra e le forze cattoliche possano rinnovarsi occasioni di collaborazione sulla base dei programmi. L’intento – è stato ribadito – è quello di portare il paese verso una formula che consenta ai cittadini di decidere da chi e come farsi governare. Il governo straordinario dunque non viene assolutamente messo in discussione ma dal progetto San Marino dovrà trarre nuova forza, considerato che poggia su alcuni dei punti contenuti nel programma dell’esecutivo. Nel pomeriggio un nuovo incontro con Alleanza Popolare che conferma il giudizio favorevole sul processo di unificazione purchè – hanno sottolineato gli esponenti del movimento - avvenga nella chiarezza e consenta di definire gli obiettivi e le strategie politiche. L’unificazione – ha dichiarato AP - non può che nascere nel segno dell’alternanza, se questo non dovesse verificarsi diventerebbe solo un’operazione di potere e non accettiamo che avvenga per rafforzare questo governo ed il rapporto con la democrazia cristiana. Positiva, nel complesso la valutazione dell’incontro, in particolare circa la precisazione di Morganti e Chiaruzzi che il progetto San Marino è un progetto aperto e questo – dichiara Tito Masi - lascia spazio ad ulteriori approfondimenti per i quali manifestiamo ampia disponibilità. Giovedì sera il colloquio con la rappresentanza di Alleanza Nazionale che non ha mai nascosto la soddisfazione di un processo verso la semplificazione. Da sempre – hanno ricordato – siamo impegnati per un bipolarismo, che favorisca gli elettori nelle loro scelte. Fra i temi in discussione la riforma della legge elettorale, nella quale devono essere inseriti quei meccanismi che consentano di favorire la scelta consapevole dei cittadini, che prima del voto conoscano con chiarezza schieramenti e coalizioni. Gli incontri proseguiranno la prossima settimana con il dialogo fra le due delegazioni socialista e democratica e i rappresentanti di Rifondazione Comunista.
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