I commenti dei partiti all'indomani dell'incontro tra Europopolari-DdC-Nps
Più riflessivo il Presidente del PSD, Giuseppe Moranti, che da un lato guarda con interesse alle nuove situazioni che nascono proprio dalla legge elettorale, dall’altro ribadisce l’impegno dei Socialisti e Democratici per l’affermazione del Centro Sinistra. "Noi per questo lavoriamo – dichiara – e crediamo che i suoi confini siano più ampi dell’attuale maggioranza, che costituisce il pilastro portante". Morganti lancia però un messaggio ai colleghi delle tre delegazioni: non siamo interessati ad un puntello della maggioranza, ma vogliamo costruire il centro sinistra. Non vogliamo limitarci a contare i voti in Consiglio, ma verificare la condivisione di un progetto globale. "Solo dopo – conclude – sarà possibile stringere accordi e collaborare".
Legittimo - per il coordinatore di Sinistra Unita, Roberto Tamagnini – che i partiti ricerchino gli apparentamenti. "La maggioranza – ricorda – ha preso una decisione politica: prima di pensare agli allargamenti si deve consolidare questa coalizione e portare avanti il programma di Governo. Se qualcuno cerca di costituire un polo alternativo al centro sinistra – dichiara Tamagnini – faccia pure, valuteremo quali sono i loro progetti". Articolata l’analisi di Pasquale Valentini, Segretario del PDCS, sentito a nome del gruppo di coordinamento che vede allo stesso tavolo anche Popolari, Alleanza Nazionale e Noi sammarinesi. “La situazione – dichiara – è in movimento e parte dalle nostre stesse considerazioni: il Governo non ha più l’energia per andare avanti, il problema è politico, di coesione e di condivisione degli indirizzi. Mi sembra – aggiunge – cadano tutte le ipotesi di allargamento, palliativi non ce ne sono. Serve – dichiara Valentini – un discorso di prospettiva ed è quello al quale noi stiamo lavorando". Il Segretario democristiano ne approfitta per togliersi un sassolino: "è singolare – dichiara – sentirci dire oggi che questa è la soluzione proprio da chi ieri ci ha criticato per aver avviato questo percorso all’indomani del Congresso".
Sintetica Monica Bollini dei Sammarinesi per la Libertà, l’unica forza che al momento preferisce stare a guardare e ha deciso di non sedersi ancora a nessun tavolo. “Noi – afferma – vogliamo prima vedere quali forze politiche condividono i nostri temi forti, come l’Europa, l’Economia, la Giustizia. Intendiamo confrontarci sui temi concreti lasciando da parte tutte le chiacchiere inutili. Serve – conclude Monica Bollini – molta concretezza, e c'è un solo luogo dove questa si possa misurare: il Consiglio Grande e generale, ed è lì che intendiamo farlo”.