La Commissione Esteri affronta accordi e residenze, molti arretrati per effetto delle elezioni
Dal Tuvalù al Malawi, dalla Cina all'Irlanda. La Commissione Esteri procede velocemente alla presa d'atto di relazioni diplomatiche e accordi contro le doppie imposizioni; scambio di informazioni, promozione e protezione investimenti. All'esame dell'organismo anche l'adeguamento alle raccomandazioni formulate dell'Europa. In campo diplomatico revocati 7 incarichi, Filippo de Maria confermato consigliere diplomatico a Cuba, mentre Maria Pinto Olori è ambasciatore a disposizione. In comma comunicazioni l'opposizione torna a chiedere spiegazioni sull’accordo con il Maxdo Group Limited e al caso Mps: sul primo il segretario Valentini conferma che si tratta solo di un contatto, dove la risonanza mediatica ha superato gli eventi, mentre nell'inchiesta Mps, tutte le istituzioni hanno documentato che non c’è coinvolgimento di San Marino. I lavori entrano nel vivo con le residenze. La commissione approva all'unanimità un pacchetto di 73 richieste; sono i minori, figli di residenti e coloro che hanno maturato 5 anni di permesso di soggiorno per ricongiungimento famigliare. Le successive residenze, chieste da imprenditori, vengono sospese. La commissione deve dotarsi di criteri generali nel concedere o meno permessi agli imprenditori italiani. Tutto rimandato alla prossima seduta.
Giovanna Bartolucci
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