Stop ai permessi di soggiorno continuativi. Dureranno 11 mesi, con l’eccezione dei giocatori professionisti, 12 mesi. E non faranno maturare automaticamente dopo cinque anni il diritto alla residenza, che sarà invece concessa dalla commissione Affari esteri. Con la maggioranza semplice e non con quella qualificata come avrebbe voluto l’opposizione. L’unico permesso di soggiorno ordinario verrà rilasciato per i ricongiungimenti familiari. Introdotti quelli parentali per convivenza per regolarizzare le molte coppie more uxorio, quelli per motivi umanitari e per i marittimi. Inasprite le pene per chi sgarra, con multe che partono da 1.000 euro e la previsione della prigionia o dell’arresto. Sono solo alcune delle novità principali della legge sull’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica, approvata con 9 voti a favore e 7 contrari dalla Commissione Affari Esteri, dopo un lungo dibattito. Respinti gran parte degli emendamenti dell’opposizione che ha criticato soprattutto la mancata realizzazione del censimento. “Si è ribaltata - hanno detto - l’impostazione su cui la maggioranza si era impegnata in campagna elettorale”. Inoltre il censimento avrebbe fornito dati oggettivi sulle presenze in territorio. No anche all’emendamento che fissava un tetto massimo di 20 residenze all’anno. “Siamo di fronte a un cambiamento epocale - ha replicato il Segretario di Stato agli Esteri - ribadendo la volontà da un lato di controllare meglio il territorio, dall’altro di incentivare lo sviluppo, anche economico, del Paese. E comunque - ha sottolineato Antonella Mularoni - non verrà concessa alcuna residenza a chi intende solo comprare un immobile. Inoltre sono previste sanzioni più severe per i clandestini e per chi favorisce le presenze illegali in Repubblica”. Su un aspetto invece c’è stata grande convergenza: la necessità di rivedere una normativa in vigore da 13 anni.
Sonia Tura
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