Commissione finanze: Bene comune risponde alle accuse della minoranza
Dopo le opposizioni è la maggioranza a commentare quanto successe in Commissione finanze. Non accettiamo, dicono i segretari politici e i commissari di Bene Comune, accuse di autoritarismo e di mancanza di confronto. E' chiaro che c'è chi non voleva la riforma tributaria perchè da questa legge, sottolinea Marco Gatti, partirà il rilancio del Paese. Per farlo serve un bilancio in regola, e perchè questo sia possibile servono riforma fiscale e tagli alla spesa corrente. E' una strada che vogliamo percorrere fino in fondo, rimarca il segretario del psd Marina Lazzari e, ricorda il coordinatore di Ap Nicola Renzi, l'Anis non è contraria e il sindacato ha tenuto aperto il dialogo. Forse, aggiunge, autoritario è volere che tutti la pensino come te. I Commissari di maggioranza denunciano gli atteggiamenti provocatori tenuti dalle opposizioni, gli emendamenti spesso contraddittorio e a volte autoritaristici ma, sopratttuto - dicono - all'insegna di una vera controriforma. Accoglierli significava accettare una visione completamente diversa, con la differenza che quella della maggioranza è maturata in 3 anni di confronto e non in 5 giorni. Ma sentiamo direttamente la voce dei commissari.
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