Commissione Finanze, Gatti: "L'incertezza è una variabile con cui imparare a convivere"
Bocche cucite sui contenuti dell'audizione dei vertici di Banca Centrale in Commissione Finanze. I temi, sensibili, sono stati affrontati in seduta segreta. Il Presidente Alessandro Mancini si dice soddisfatto sia dall'esposizione dei vertici che dal dibattito: “E' emerso – afferma - un senso di responsabilità da tutte le componenti politiche”.
A seguire il riferimento del Segretario Gatti sul programma economico 2023. Circa 200 pagine di tabelle, proiezioni, progetti ed obiettivi per lo sviluppo. Dominano le riforme, in primis lavoro, pensioni e IGR, la cui scadenza è fissata entro l'anno. Dopo la brusca frenata dell'economia nel 2020 a causa della pandemia, nell'ultimo semestre del 2021 si è respirato un clima di fiducia, con stime di crescita del 5,2%. Le previsioni per l'anno in corso – ancora incerte per guerra e inflazione – indicano però un deciso rallentamento. Si parla infatti di un +1,3%.
Nel complicato quadro internazionale, l'incertezza – dichiara il Segretario alle Finanze – va considerata come una variabile con cui imparare a convivere. Il 2023 sarà ancora impegnativo. Incoraggiante, però, la previsione di fine anno tra entrate ed uscite correnti: si stima un avanzo di 3 milioni. Nell'analisi dei dati, anche quello sui prezzi al consumo.
Nel primo trimestre del 2022 si è registrato un aumento generale del +1,94%. A marzo la variazione tendenziale è stata del +4,8. Ci si attende un ulteriore balzo: +5,9%, in linea con le proiezioni della Commissione Europea elaborate per l'Italia. Il dibattito si è concentrato proprio su carovita e aumenti delle utenze. Preoccupa inoltre il debito pubblico, che supera il miliardo. Il segnale positivo arriva dalle imprese, con un settore industriale e manifatturiero in crescita.
Si guarda inoltre all'accordo di associazione: tutto il sistema economico, finanziario e bancario sammarinese dovrà essere pronto ad operare in un contesto più grande, recependo però nuove regole. Una sfida per le banche, che a fronte di maggiori opportunità saranno chiamate ad adeguarsi a norme più prudenziali.
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