Commissione Finanze: al via l'esame del nuovo fisco
Non passa in comma comunicazioni la mozione d'ordine dell'opposizione per non esaminare l'articolato. Per regolamento, spiega il presidente Maria Luisa Berti, si può solo nella seconda lettura in Consiglio. È il sintomo di quanto accade in aula, con il solito muro tra segreteria Finanze e minoranza. E i consiglieri delle 5 forze mettono subito in chiaro che non sarà un passaggio leggero, in sede referente, per quella che definiscono la madre di tutte le riforme. Si siedono vicini, di fronte al banco della presidenza. Intervengono in massa quasi a prendere tempo per analizzare le modifiche e gli emendamenti che hanno sotto gli occhi solo da poco. Anche se in mattinata c'è stato l'incontro tra un commissario di maggioranza e uno di opposizione, proprio con i sindacati, a eccezione dell'Usl, sulle principali novità . Tutti chiedono maggiore condivisione, un cambio di impostazione, messi in disparte per fare spazio al sindacato, con il quale sarebbe stato raggiunto l'accordo, e le categorie economiche. Serafico Felici, nell'uno contro tutti, ricorda di aver invitato i partiti al confronto, poi disertato. Gli da man forte il collega di maggioranza Macina: questa riforma cambierà il rapporto tra fisco e contribuente e tutti dovranno fare la propria parte. L'apertura dell'unico comma vede anche un piccolo siparietto tra il consigliere Arcangeloni che accusa Felici di arroganza, superbia e prepotenza e il segretario alle finanze, dispiaciuto che l'esponente abbia colto solo questi aspetti del suo carattere. Poi spiega le poche ma sostanziali modifiche. "L'abbassamento della curva delle aliquote e l' eliminazione del quoziente famigliare, la diminuzione della detrazione forfettaria di 100 euro per i redditi bassi, la minimum tax più progressiva per autonomi, la commissione di monitoraggio della fiscalità nonché il registro telematico dei corrispettivi che supporterà la SMaC card. Ammette poi che con l'Italia non tutto va bene, visto che San Marino è ancora in Black list. L'opposizione ribadisce l'autoreferenzialità del governo e il braccino corto sugli accertamenti. La partita è aperta. 5 giorni e 150 articoli per vedere come andrà a finire.
Giovanna Bartolucci
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