Commissione Giustizia: al centro le residenze dei giudici sammarinesi
La risoluzione “approvata all’unanimità e in un clima costruttivo”, commenta il Segretario Casali, riconosce che l’attività del magistrato comporta l’esercizio di funzioni mediante le quasi si esplica la sovranità della Repubblica e come tale è sempre stata considerata; e che il potere giudiziario deve poter esercitare le proprie funzioni in condizioni di piena autonomia, interna ed esterna e nel più rigoroso rispetto delle leggi. Il documento impegna il segretario alla Giustizia, verificata la veridicità dei fatti, a intraprendere ogni opportuna azione, anche su base bilaterale, per salvaguardare il prestigio dei togati e il sereno svolgimento delle funzioni giurisdizionali. A Casali spetta anche il compito di tenere aggiornato il Consiglio Giudiziario in seduta plenaria. Che rivendica la propria centralità. Una seduta che non è entrata nel merito della vicenda e che ha prodotto una risoluzione frutto dell’apporto sia della politica che delle istituzioni. “Una vicenda delicata nella quale l’opposizione ha dimostrato senso di responsabilità – ha dichiarato Simone Celli per la minoranza – nel tutelare l’autorevolezza del potere giudiziario. Tuttavia desta perplessità la gestione politica della vicenda”. Positiva per la maggioranza la celerità con cui il Consiglio si è riunito, arrivando a una risoluzione unanime che ha come elemento prioritario la difesa dell’istituzione della magistratura. “Auspico – ha detto Roberto Giorgetti – che la vicenda venga presto chiarita, fermo restando l’intangibilità del ruolo della magistratura in quanto tale”.
Giovanna Bartolucci
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