Commissione d'inchiesta casinò: i commenti delle forze politiche
I commissari della coalizione di governo hanno votato uniti per Massimo Rossini, quale presidente. Tutti i rappresentanti di minoranza, in segno di protesta, sono usciti dall'aula. Chiedevano una presidenza affidata a un commissario, possibilmente di opposizione ma anche di maggioranza, a condizione che non fosse espressione del Psd e del Pdcs, e cioè le forze politiche a cui appartengono i consiglieri che hanno prodotto i documenti e che sono chiamati in causa dai lavori della commissione stessa. "Nulla contro la persona di Rossini - sottolineano i rappresentanti di Pdcs, Nuovo Partito Socialista, Popolari, Noi Sammarinesi, Alleanza Nazionale - è una questione di principio e di stile". I commenti dei partiti di minoranza, sono dello stesso tenore: "Una cosa deprimente" - secondo Augusto Casali di Nps. "Un brutto segnale" - per Marco Arzilli di Noi Sammarinesi. "L'inizio non è stato certo dei migliori" - dichiarano all'unisono Romeo Morri dei Popolari e Glauco Sansovini di An. "Sono delusa" - afferma Monica Bollini dei Sammarinesi per la Libertà - perchè non c'è stato quel cambiamento di metodo annunciato nel programma di governo". Amarezza anche da parte di Loris Francini del Pdcs, che ora auspica un lavoro serrato della commissione per concludere i lavori entro il termine fissato del 31 gennaio. Per Claudio Felici, del Psd, le disquisizioni sul partito piu' o meno indicato per esprimere la presidenza, sono solo strumentali. Rossini aveva già presieduto un'altra commissione d'inchiesta in passato e quindi era il piu' indicato per la presidenza. Sulla stessa linea il commento di Vanessa Muratori di Sinistra Unita, che aggiunge "la commissione non dovrà far luce sui partiti ma su singoli consilieri". Più articolato il commento di Mario Venturini di Ap, secondo il quale "era di per sé accettabile la proposta di non assegnare la presidenza né al Psd, né al Pdcs, ma è arrivata - in maniera prestestuosa - all'inizio della seduta e non nei giorni scorsi, in modo tale da poter essere valutata. Ora - ha auspicato Venturini - l'importante è che i lavori si svolgano correttamente, nel rispetto del vincolo del segreto istruttorio da parte dei commissari e degli organi di informazione".
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