Commissione d'inchiesta casinò: si insedia ed è già scontro
L’opposizione è uscita dall’aula, non accettando di prendere parte alla votazione per la nomina del presidente della commissione di inchiesta, Massimo Rossini. Una riunione iniziata già con volti tesi e ferreo rispetto del segreto. Le porte della sala del consiglio si sono chiuse, una volta insediata la commissione alla presenza dei Capitani Reggenti. Tutti presenti i 20 consiglieri che ne fanno parte. Primo punto all’ordine del giorno era proprio la nomina del presidente. I partiti all’opposizione hanno chiesto che fosse espressione della minoranza, poi nel corso del dibattito, ci sarebbe stata la richiesta che fosse espressione della maggioranza, ma non del Partito dei Socialisti e Democratici, per un fatto di opportunità (la decisione di istituire una commissione è scaturita proprio dai documenti prodotti in aula consigliare dalla Democrazia Cristiana, e i documenti vedrebbero coinvolti due consiglieri del Psd). Di fronte al rifiuto anche di questa seconda ipotesi, i consiglieri di Democrazia Cristiana, Nuovo Partito Socialista, Popolari Sammarinesi Alleanza Nazionale, Sammarinesi per la Libertà e Noi sammarinesi hanno abbandonato l’aula in segno di protesta, lasciando ai tre partiti di governo la responsabilità di una nomina in questo senso. Non ci sarebbero stati veti nei confronti di Massimo Rossini, sul quale sembrava essersi trovato l’accordo per la presidenza, bensì per il partito che rappresenta. A nomina avvenuta, i lavori della commissione sono ripresi regolarmente.
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