La lunga seduta di ieri della commissione consiliare d’inchiesta, chiamata a far luce sulla vicenda casinò, si è conclusa stilando una lista di persone che verranno chiamate a testimoniare per fare luce sulla vicenda. I nomi dei testi dovrebbero essere quelli già noti, vale a dire Menicucci, Gatti, Alfieri della Trilium, Selva, Stolfi e Guzzanti. Ma sul tavolo dei commissari anche la valanga di documenti, pervenuti dalle Segreterie di Stato e dagli uffici pubblici interpellati. Si parla di oltre 70 chili di materiale cartaceo e dal momento che, per legge, non si possono riprodurre copie dei documenti esaminati dalla commissione – a garanzia della segretezza - la mole di lavoro si annuncia davvero notevole. I commissari hanno anche individuato la sede nella quale tenere le riunioni, dal momento che l’aula consiliare non offrirebbe le necessarie garanzie di sicurezza e di privacy. La scelta è caduta sulla sala del Castello di Città, ma prima di poterlo fare, il Consiglio Grande e Generale dovrà modificare la legge che ha istituito la Commissione di Inchiesta e che stabilisce, quale sede dei lavori, proprio Palazzo Pubblico.
Riproduzione riservata ©