Commissione Sanità: si scaldano gli animi su Fondiss e "affaire" Titoli. Nel mirino le date dell'operazione
Stefano Canti che gli dà del bugiardo, forte dell'ordinanza Morsiani e della successiva risposta dello stesso Celli ad un'interrogazione, in cui il Segretario ha precisato che l'acquisto dei Titoli risaliva al 20 con perfezionamento legale il 24. Il decreto era stato abrogato il 21 luglio.
La minoranza non perdona e chiama in causa responsabilità del CCR: “il problema – dice Elena Tonnini - è che il governo con i suoi decreti ha dato opportunità a Siotto e Savorelli di consentire l'operazione”. In una nota Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme ironizzano: “ Celli – scrivono- dà più numeri del mago Otelma. Non conosce la differenza fra data di operazione e data di valuta. Oppure finge di non conoscerla, che sarebbe ancora peggio”.
La maggioranza gli dà pieno sostegno. La questione – spiega Eva Guidi - non sono le date. Il governo non ha dato a Banca Centrale nessuna possibilità di acquistare titoli, il decreto 79 serviva a gestire direttamente le somme depositate dalla banca esclusivamente per accendere depositi”. In replica Celli ribadisce: "il decreto non ha permesso quel tipo di operazione e Banca Centrale ha agito nell'ambito delle sue competenze nella gestione della liquidità. Se c'è violazione interna lo dovranno valutare gli organi competenti”. E ancora: “C'è il ritorno dei 62 mln di euro al comitato gestore Fondiss. Questo decreto nulla c'azzecca con l'operazione Titoli”.
Chiuso il capitolo Fondiss, si apre quello sul Prg con Augusto Michelotti che si sofferma sulla fase due, il piano strategico. Ps e Dc chiedono di approfondire con un odg respinto con 8 voti contrari e 2 favorevoli. “Non vorrei – dice il Segretario- che questo modo di affrontare il percorso fosse un freno più che una sua evoluzione”. Passa invece quello della maggioranza per la ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa contro le frodi sportive.
MF