Commissione segreta: consegnata relazione su NetCo. ZTE scrive al Governo
Durante la seduta a porte chiuse anche l'audizione di Sido Bonfatti su BNS
Una Commissione Finanze a porte chiuse, su due temi fondamentali per sviluppo ed economia del paese: telecomunicazioni e BNS. Ad aprire la seduta il riferimento del Segretario di Stato agli Esteri Beccari sull’Ordine del Giorno approvato in Consiglio che sollecita la verifica delle attività economiche ed amministrative in capo alla Società Public NetCo e per la valutazione del Congresso di Stato sull’opportunità o meno di proseguire su questa strada. Il 29 giugno, sul tavolo dell'Esecutivo, è approdata la relazione conclusiva del gruppo di lavoro incaricato dalla politica di fare luce su rapporto contrattuale e infrastrutture, analizzando tutti gli aspetti del progetto, avviato nella passata legislatura, per la costituzione della rete di telefonia mobile di proprietà pubblica con il supporto di ZTE. La relazione, riservata, è stata consegnata ai commissari. Ora il Congresso dovrà valutare se andare avanti ed è quasi certo un incontro con la controparte. A gennaio la sede italiana del colosso cinese in una lettera a Governo e forze politiche difendeva la propria affidabilità e trasparenza, ricordando l'investimento a San Marino, anche con l'apertura di una sua sussidiaria in loco, a maggior supporto – scriveva - dello sviluppo tecnologico e a garanzia del sostegno che la società si è impegnata ad offrire per la buona riuscita del progetto per i prossimi 5 anni. Ad oggi sono stati pagati dallo Stato circa 7 milioni di euro per l'acquisto di attrezzature che si trovano in Repubblica. Altri pagamenti sono al momento congelati in attesa di decisioni definitive e pare che ZTE abbia inviato altre lettere in cui chiede il corrispettivo di un lavoro da completare in virtù di un contratto in essere. Non si è parlato solo di telecomunicazioni. Nel pomeriggio, sempre in seduta segreta, l'audizione di Sido Bonfatti sulla situazione di Banca Nazionale Sammarinese. Quello dell'Ex Cis è un altro tema caldo, su cui sono puntati gli occhi della politica. Un recente Decreto Delegato definisce la nuova mission dell'istituto che smetterà di fare attività bancaria per gestire attivi e passivi attraverso un veicolo di recupero degli NPL.