Commissione territorio aggiorna i lavori sul Testo Unico, il Presidente Gasperoni: "Alto livello del dibattito"
Un testo corposo - 170 articoli – e la lunga seduta si ferma all'articolo 89. Verrà riconvocata presumibilmente nella settimana successiva al Consiglio Grande e Generale di luglio.
Ma ci tiene a sottolineare – così come ha fatto in aula a chiusura dei lavori – "il livello del dibattito, per la competenza e la preparazione dei commissari, nonché dello stesso segretario Michelotti, “che ha risposto punto a punto alle obiezioni poste”.
Riflessioni positive anche sul clima, mantenuto sempre nei binari di un corretto contraddittorio. Accolti diversi emendamenti presentati dalle opposizioni – racconta - così come dalle opposizioni è arrivato il voto favorevole alle modifiche poste dalla maggioranza.
Orgoglio per un confronto, condotto nel più alto spirito di condivisione: un giudizio cui si associa anche la minoranza, con Stefano Canti della DC, “soddisfatto per come stiano procedendo i lavori, per le risposte puntuali del segretario Michelotti su un testo che – osserva – andrà a cambiare in maniera radicale il regolamento urbanistico ed edilizio della Repubblica e che merita dunque tempo per approfondimenti dettagliati”.
Non passa però – respinto a maggioranza - l'ordine del giorno presentato dalla stessa DC sulla tutela dei fondi pensione. Si chiedeva audizioni dei segretari alle finanze e alla sanità e di Banca Centrale, per conoscere l'ammontare complessivo dei fondi – primo e secondo pilastro – dove i fondi siano allocati e per quali importi nelle rispettive banche, nonché come siano investiti.
Fallito un primo tentativo di mediazione che vedeva la maggioranza accordare l'audizione dei due segretari di stato, una volta completata la ricognizione - ancora in atto - tra governo, Comitato Gestore dei Fondi e le stesse banche. Non passa invece l'audizione di Banca Centrale perché – dice ancora il Presidente Gasperoni – non è l'organo competente da convocare, rispetto invece al Consiglio di previdenza o allo stesso Comitato gestore.
Ma la DC va avanti: “Sui fondi pensioni – promette Canti – vogliamo chiarezza e la chiederemo attraverso altre iniziative in altre sede, a partire dal Consiglio Grande e Generale”.
AS