Confronto fra vertici AASS e Congresso di Stato: "coordinare le strategie"
Il confronto era nell'aria, annunciato dallo stesso Segretario Podeschi in Consiglio, in un paio di occasioni piuttosto critico con l'Azienda, accusata di non essere chiara sulle sue intenzioni in merito a progetti come la fibra ottica. Un difetto di comunicazione a cui il Governo risponde con metodo nuovo. Del resto – come ha dichiarato lo stesso Podeschi – era importante parlare di prospettive di sviluppo soprattutto ora che l'Azienda sta cambiando pelle, allargando gli orizzonti, muovendosi in settori nuovi. Aspetto da non sottovalutare con le Casse pubbliche che languono quello degli investimenti. L'AASS ha un alto valore in termine di tecnologie – dice Podeschi - e il patrimonio umano è risorsa importante. Insomma, occorre coordinare le strategie con l'Esecutivo. La politica darà gli indirizzi. Oggi, al primo incontro c'erano Congresso di Stato al completo e vertici AASS, compreso il nuovo cda, insediatosi mercoledì scorso. Un incontro definito positivo sia dalla politica che dal Presidente dell'Azienda Federico Crescentini. Sottolineato il clima cordiale, senza tensioni. “Un bel momento di dialogo”. Dal Direttore Emanuele Valli una panoramica non solo sulle telecomunicazioni, ma anche su altre attività come ad esempio il progetto di interramento delle linee dell'alta tensione per dire addio ai vecchi tralicci. Dai dati sulla raccolta differenziata emerge inoltre che là dove è già a regime raggiunge il 70% circa. Poi, naturalmente, un riferimento sulla fibra ottica. Si procede per lotti. Al momento sta per essere completato il primo di quattro, quello di Rovereta. Ci incontreremo nuovamente – afferma Crescentini. Il suo auspicio è di una maggiore condivisione, perché “l'AASS – dice - rappresenta un fiore all'occhiello del paese ed esprime il più alto livello di tecnologia nella pubblica amministrazione per i servizi che offre”. Lo ha detto anche nella prima riunione del cda: condividere le scelte sempre, a prescindere dall'appartenenza politica. Anzi, l'invito è di lasciare la politica fuori dalla porta. Per il bene del paese.
Monica Fabbri
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