Due ambiti d'azione nelle prime tre settimane di governo: “affrontare le emergenze, completando quanto rimasto in sospeso; ma anche dare prospettiva per far ripartire il Paese”. Il segretario agli Interni Elena Tonnini lancia il messaggio: “Il Governo c'è e l'impegno sarà massimo”. Metodo in chiaro: “Trasversalità tra segreterie, con una presa in carico integrata di ogni problematica quale elemento di credibilità e per ridare fiducia”
“Definite le regole di ingaggio – dice il segretario al Turismo Federico Pedini Amati – disegnata la road map". Definisce l'agire del passato Esecutivo “un dialogo fra sordi”, mentre oggi – sostiene - "governo e maggioranza viaggiano in sinergia sulle priorità, senza perdere tempo in polemiche. Il clima è buono, gli staff sono formati, l'operatività è snella”.
“Governo attivo e dal profilo alto” anche per il segretario all'Industria Fabio Righi: “nonostante le emergenze ereditate, fra provvedimenti da adeguare, incompleti o poco trasparenti” rivendica “efficienza ed efficacia e rilancia la stagione della “condivisione quale unico modo per dare gamba allo sviluppo”. Punto di partenza: “fare la fotografia del reale per una consapevolezza”.
Da qui le riflessioni sui 10 giorni di visita della delegazione dell'FMI. “Apprezzato – dicono – proprio il fatto di avere tracciato un quadro delle problematiche, per avviare insieme una analisi sulle criticità”.
Un confronto impegnativo per il Segretario alle Finanze Marco Gatti, ma soprattutto una opportunità. Delineata la tabella di marcia: dalla individuazione dei problemi alle ipotesi di intervento, da verificare, però, e sempre con l'aiuto dei tecnici del Fondo, con una analisi di impatto sul Paese. "Solo allora le riforme, che siano coerenti fra loro". Nessun impegno sui tempi, ma solo sul metodo: appunto, “condivisione per la stabilità. Confronto all'interno dell'Esecutivo, in Parlamento, nel Paese”.
Non risparmia una stoccata alle opposizioni che – dice “oggi fanno polemica su provvedimenti che loro hanno varato o in maniera incompleta (come la patrimoniale) o sui quali è necessario verificare la correttezza delle procedure (come nel rapporto con la ZTE)”. Sul debito con Banca Centrale per 50 milioni di euro da restituire: “Ci dovrà dire come fare chi quel debito lo ha contratto”. E debito pubblico, una riflessione più generale: “Occorrerà trovare una posizione di equilibrio fra le varie posizioni – dice Gatti – ma la problematica del debito va affrontata in un'ottica sia di sostenibilità, sia di sovranità”.
Nel video, l'intervista al Segretario di Stato alle Finanze, Marco Gatti