Congresso Moderati: la Venturini ripercorre 18 mesi di governo ed emergenze
Cita la Fallaci, Angela Venturini, e il suo libro “La rabbia e l’orgoglio”. Rabbia, dice il segretario dei moderati, perché tutto quello che avevamo previsto è accaduto ed è anche peggio di quanto si potesse ragionevolmente prevedere. L’orgoglio perché è arrivato il momento in cui tutti i sammarinesi raddrizzino la schiena, dimostrando all’Italia e al mondo quello di cui siamo capaci. La Venturini ripercorre 18 mesi di legislatura fatti di emergenze continue. E dice: E’ come se il diluvio universale si fosse improvvisamente riversato su San Marino. E’ emersa tutta la pochezza della politica degli anni passati, quella che proteggeva i furbetti, i delinquenti, i mafiosi. Poi la cronologia partitica. La coalizione Riforme e Libertà non esiste più ma, afferma, abbiamo dovuto fronteggiare strategie che volevano destabilizzare il Patto spesso con il fiancheggiamento di qualche esponente della maggioranza. E anche ai suoi alleati Angela Venturini manda a dire che troppo spesso si sono lasciati travolgere dagli ultimi singulti della vecchia politica, fino a rischiare di mandare tutto all’aria. L’opposizione, aggiunge, vive fibrillazioni uguali e forse ancora più forti di quelle che attraversano la maggioranza. Poi il segretario dei moderati riprende gli appelli alle forze responsabili chiedendosi quali sono. Le categorie economiche, che fino a ieri hanno lucrato su un sistema border line? I professionisti che da questo sistema hanno guadagnato ricchezze e privilegi? Il sindacato che rimane ancorato su posizioni da primi del Novecento? Quel sistema che ha fatto comodo a tutti oggi non c’è più. Anzi, sottolinea Angela Venturini, non lo vogliamo più. Ma, afferma, il nostro Paese andrebbe rivoltato come un calzino. In questo congresso che sancisce l’unificazione fra Popolari e Alleanza Nazionale, il segretario rilancia la necessità di un grande contenitore, con uomini nuovi e un nuovo modo di lavorare. La maggior intesa è con il Nuovo Partito Socialista. Da qualche tempo Moderati e Lista della
Libertà si incontrano periodicamente. Non in alternativa al Patto anche se, precisa, non è facile far convivere 8 partiti nello stesso condominio.
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