Dal Congresso novità per chi viaggia
Intanto si profilano novità per i cittadini sammarinesi che si spostano per viaggi a lungo raggio. Presto infatti sarà possibile utilizzare i corridoi europei, i varchi aeroportuali cioè riservati ai cittadini dell’Unione. Il segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi, ne aveva parlato nelle scorse settimane con il vice Presidente della Commissione europea, Franco Frattini, responsabile europeo della giustizia, nel corso della visita compiuta a Bruxelles, e oggi ha dato ai colleghi di governo la comunicazione del raggiungimento di un’intesa per l’adozione dei quella che è stata definita “una soluzione pragmatica” per l’applicazione delle disposizioni dell’Accordo di Shengen L’intesa, infatti, consentirà a tutti i viaggiatori di nazionalità sammarinese, in transito nelle dogane dell’Unione Europea, di utilizzare gli stessi corridoi dei cittadini europei e non più i portali riservati invece a chi possiede il passaporto di un paese extra europeo. Ovviamente – ha spiegato Berardi ai colleghi del Congresso di Stato – ci sarà un periodo di adeguamento alle nuove disposizioni, nel corso del quale i vari stati dovranno far pervenire le necessarie informazioni ai funzionari delle dogane. Potrebbe dunque verificarsi, almeno temporaneamente, qualche contrattempo. “Sarà nostra cura – ha detto Berardi – intervenire su segnalazione degli stessi cittadini”. Sul fronte interno invece ci sono da affrontare le riforme annunciate ma anche la ripresa della trattative con le organizzazioni sindacali per il rinnovo di due contratti scaduti contestualmente: quello dei lavoratori del settore industria e quello della pubblica amministrazione. Negoziati – ha rilevato il Segretario all’Industria, Claudio Felici – che si presentano proprio nel momento in cui ci si appresta a ridisegnare le regole del mercato del lavoro. Un passaggio – ha detto – che servirà ad affrontare più agevolmente le due trattative. Il nostro Paese – ha aggiunto Felici – dovrà sempre più considerare come unico il suo mercato del lavoro, non più quello privato da una parte e quello pubblico dall’altra. E’ da tempo – ha concluso – che manca un testo sul quale raffrontarci, ora c’è e al di là delle singole posizioni, le perplessità o le polemiche, costituisce una importante base sulla quale far partire il confronto.