Congresso Pdcs: l'intervento integrale di Lorenzo Busignani
Bene, Signori non siamo qui per abbandonarci a fantasie, qui c'è una realtà politica ed economia. San Marino da paese ricco e ben visto è diventato oggi una realtà in profonda crisi economica, morale e per giunta senza prospettive che da un'immagine di se pessima all'estero. Il crollo del suo prodotto interno lordo (da 1,4 miliardi di euro degli anni 2007 a 1 miliardi di euro circa del 2013 lo dimostra) in una manciata di anni un crollo così imponente non ha eguali in termini di percentuale al mondo. La nostra disoccupazione in continua crescita è oggi al 8,6% ed è superiore a grandi nazioni Europee in crisi. Il nostro deficit di bilancio Statale è in proporzioni da incubo e quindi incolmabile se non con veri tagli (che creano altra profonda crisi sociale) o altre imposte e tasse, che a loro volta creeranno ulteriore recessione. La parola sviluppo, ma quello reale, però resta per molti, un miraggio. Come se non si fosse capaci di sollevare le sorti di un paese che ha meno abitanti di un comune italiano. Sento parlare in Consiglio Grande e Generale di grandi progetti dove lo Stato dovrebbe investire ingenti capitali che di fatto non ha, quindi tali progetti saranno difficilmente concretizzati. Io dico che lo Stato deve fungere da regolatore, ma sono i privati che devono creare benessere. Si parla da anni di Parco Tecnologico ma non funzionano neppure i telefoni cellulari, e per giunta quello di Venezia stà fallendo in questi giorni. Le troppe regole e per giunta crescenti stanno finendo di strangolare l'iniziativa privata, vero motore di sviluppo del paese, come se non bastasse la crisi economica del bacino mediterraneo e la Black List. Il P.I.L. ( prodotto interno lordo ) di San Marino doveva crescere per l'anno 2013 di un più 3,5% mentre chiuderà con un meno 0,6%, uno scostamento di ben 4,1%.... nel mondo vero, quello della finanza le nazioni sbagliano massimo di 1% quando ci sono eventi straordinari che alterano la vita economica della nazione, anche questo dimostra il pressapochismo che purtroppo ci caratterizza, ma questo pressapochismo allontana ulteriormente gli investitori seri che si affacciano alla nostra realtà ( ancora oggi non sappiamo se avremo il sistema monofase per i consumi interni o il sistema IVA ). San Marino è finalmente entrato a far parte, del prestigioso rapporto " Doing Business 2014 ". Ma cos'è " D. B. "? è una prestigiosissima classifica mondiale composta da 189 nazioni che indica la facilità di fare impresa in un determinato stato. La piccola e teoricamente dinamica Repubblica di San Marino è al 81° posto, sconcertante, ma ancor più sconcertante è il fatto che la vecchia e stanca Italia sia al 65°, prima di noi di ben 16 posizioni!, asurdo non vi pare?. San Marino dovrebbe essere al 10°, massimo al 15° posto e ambire al primo. Ma oltre alla crescente e deleteria burocrazia perchè San Marino non è attrattivo per le imprese? per mancanza del bilinguismo, per una sempre maggiore difficoltà nell'ottenere credito ( infatti se oggi un imprenditore dovesse chiedere qualche milione di euro per un'attività difficilmente li otterrebbe e avere prestiti dall'esterno è complesso ), per la mancanza spesso della certezza del diritto, per una mancanza di visione del futuro e per una reputazione degna dei peggiori paesi. McKinsey e Ambrosetti con 3,2 milioni di euro spesi della nostra comunità ci avevano indicato le mille strade per salvarci dal baratro ma noi come sempre abbiamo ascoltato, pagato e poi.... il nulla. Ci avevano detto chiaramente che la piccola e fragile Repubblica di San Marino avrebbe avuto 15 anni di autonomia e poi sarebbe crollata se non avessimo agito. Bè sbagliavano su una cosa! gli anni non erano 15 ma 5! Ma come si può pensare di uscire dalle crisi che ci attanagliano se le teste che ci hanno messo nella situazione in cui siamo sono per lo più le stesse che dovrebbero salvarci? Ad oggi sono stati compiuti alcuni tagli alla spesa corrente dello Stato e altri saranno fatti, si sono accesi debiti e altri saranno accesi e sono state introdotte tante tasse e altre, molte di più saranno applicate. Ma in un sistema chiuso come il nostro i debiti e le tasse sono un biglietto sicuro per la banca rotta! La chiave di svolta è lo sviluppo! Ma lo sviluppo lo possono fare le persone che conoscono i mercati e le dinamiche che gestiscono gli stessi. E' inoltre mancata, aimè, totalmente anche una strategia di comunicazione fatta da tecnici per difendere l'immagine del nostro popolo, del nostro paese e delle nostre imprese sane, attacchi troppo spesso pretestuosi da parte di poteri Italiani, gli stessi poteri che hanno tentato di distruggere la Cassa di Risparmio. Si doveva e si deve creare un vero pool di persone che intervengano sui media italiani per difenderci. Ma torniamo un'istante allo sviluppo: esistono mille modi per far ripartire la nostra economia e migliorare la situazione, uno ad esempio per quanto riguarda le banche è la concessione di residenze qualificate (in tutto il mondo è una cosa normale tranne che da noi) a chi porta occupazione ma anche a chi porta ricchezza e quindi liquidità per il tessuto finanziario domestico, il driver base è (la strada maestra): io vado a vivere a San Marino perchè si vive bene, il sistema fiscale è basso, è un paese con un'ottima reputazione e quindi sposto i miei capitali li. 1000 persone a 5 milioni di euro l'una sono 5 miliardi di euro per il nostro sistema, se le cifre si alzano si alzano anche i vantaggi. Altri stati simili a noi lo hanno fatto e hanno avuto benefici enormi per i consumi, per la raccolta bancaria e per l'occupazione. Questo si chiama raccolta InShore. Il nostro sistema bancario ha perso come raccolta diretta e indiretta più del 55%, da oltre 14 miliardi di euro è passato a neppure 7 ( in ulteriore diminuzione ), Montecarlo negli stessi pochi anni è passato da 70 a 100 miliardi di raccolta, questo dovrebbe farvi riflettere sugli errori compiuti. Le nostre Banche da 12 sono passate a 6 e diventeranno 3/4. Le finanziarie sono in paesi simili al nostro centinaia da noi da una sessantina sono diventate meno di 7! Banca Centrale doveva creare sviluppo e internazionalizzazione del sistema mentre leggendo quello che ha fatto si nota che di fatto ha concretizzato tante cose tranne che sviluppo e internazionalizzazione. BCSM ha 110 dipendenti a fronte di poco più di 500 dipendenti del sistema bancario privato ( numeri destinati a contrarsi ulteriormente ) e ci costa 6,5 milioni di euro ogni anno. BCSM deve ridimensionarsi e avere solo la gestione della vigilanza con 15 dipendenti ( nessuno vuole licenziare i dipendenti ma così non può andare avanti ), con un consiglio d'amministrazione composto da tecnici, magari sammarinesi, e di certo non pagati 30 mila euro al mese l'uno! La tesoreria deve tornare alle banche private. Ora passiamo velocemente all'Industria e al commercio. E' vero che l'Italia è in profondissima crisi ma il Triveneto e la Lombardia sono aree altamente industrializzate ad oggi in crescita economica con flussi in uscita verso Slovenia, Austria e Svizzera elevatissimi, quindi intercettiamo queste centinaia di imprese che si trasferiscono anche noi come fanno loro, si tratta di semplice competizione sistemica. L'industria e il commercio necessitano di meno regole, di una PA con un unico ufficio che dia le risposte alle imprese esistenti e ad eventuali nuovi investitori, della concessione di residenze per i manager, per i proprietari e per le loro famiglie. Con un sistema fiscale competitivo, una PA motore di ricchezza, fuori dalla Black List italiana e la concessione di residenze San Marino tornerà a crescere. Ma queste cose erano da fare anni fa non ridursi a ragionarle grossolanamente e spesso solo a parole oggi. Il nostro paese era l'area a maggior densità industriale d'Europa, e l'Europa è l'aerea maggiormente industrializzata del mondo, con un P.I.L. superiore agli Stati Uniti d'America di un 30%, non tutti lo sanno. A San Marino, ad esempio, possiamo sviluppare le StartUp (società che per lo più lavorano on-line, aperte a imprenditori provenienti da ogni parte del mondo). I paesi che hanno preso questa strada hanno avuto ricadute positive enormi per la loro economia. Nel nostro paese vi erano 6.100 imprese, oggi purtroppo sono molte molte meno, io dico puntiamo a 10.000 e tutte pulite! Iniziamo a darci degli obiettivi! Il Prodotto Interno Lordo mondiale è 63.300 miliardi di Dollari Statunitensi, numeri enormi se pensate che il terzo debito pubblico mondiale è quello Italiano con 2.000 miliardi di euro. A noi basta pochissimo per volare! Si parla da tanti anni di Parco Tecnologico, forse una delle uniche cose prese dal piano Ambrosetti, io dico in modo pragmatico: diamo sgravi fiscali alla tipologia di imprese che dovrebbero essere interessate a venire nel Parco Tecnologico e concediamo la residenza agli imprenditori ed ecco che abbiamo il parco tecnologico! siamo INDIPENDENTI possiamo farlo! Il rilancio del turismo parte dal coraggio di agire rapidamente su un progetto globale che attirerebbe a San Marino operatori primari, però sono i privati che devono intervenire anche assumendosi i rischi tanto tipici del libero mercato, lo Stato deve solo essere un regolatore, ma anche così si deve agire velocemente programmando l'apertura di una casa da gioco, una o più spa o centri termali (l'acqua si fa o si porta), locali alla moda, negozi d'alta moda, mostre, musei, hotel a 5 e 6 stelle e perchè no finalmente aree controllate per locali serali per i nostri giovani e per i giovani turisti dove finalmente la musica dei locali non smetta alle 24 perchè infastidisce le persone che vivono nelle zone circostanti (si parla di giovani ma nulla si fa per i giovani), aggiungo anche la creazione di nuove grandi aree verdi, polo attrattivo per nuovi flussi turistici ma anche per il benessere della nostra popolazione. Ma se non c'è un progetto globale nessuno si avvicinerà mai al nostro amato paese e gli imprenditori stessi sammarinesi non metteranno mai tempo e denaro per creare una cattedrale nel deserto. Tante tante tante cose si potrebbero dire sullo sviluppo economico del paese, però vi annoierei con ore di progetti. Basti pensare che con amici abbiamo creato un gruppo che trovate on line e si chiama Sognando San Marino e in pochissimi giorni ha raccolto grazie alle nostre idee moltissimi aderenti. Parlo di economia perchè oggi è il problema principale del nostro paese con famiglie in fortissima difficoltà, 1200 disoccupati sammarinesi e alcuni imprenditori e cittadini che hanno perso tutto e non hanno neppure i sussidi di disoccupazione. Aggiungo però che alcune cose buone sono state fatte, ne cito una importantissima e cioè le nuove normative allo studio per il commercio dell'arte tramite il nostro paese, opera della Segreteria al Turismo, questa operazione potrebbe avere un potenziale di portata enorme! complimenti Segretario Lonfernini. Detto questo aggiungo che durante le settimane precedenti alla nomina del Segretario del Partito voi sapete bene che non ho chiesto il voto a nessuno di voi come si usa solitamente in queste situazioni. Avrei preferito un dibattito costruttivo invece di un intervento spot come questo, avrei voluto parlare nelle sezioni per far conoscere le mie idee, ma alla mia richiesta è stato educatamente detto di no! Il confronto oltre ad essere democratico rappresenta la via migliore per la crescita del partito e quindi del paese. Nulla contro il mio amico Marco Gatti, persona che considero leale e ragionevole quindi non si arrabbi se dico questo. Oggi il partito della Democrazia Cristiana è ai minimi storici con 16 consiglieri più l'amico Fabio Berardi e il tutto con il premio di maggioranza, ma senza Berardi e il premio di maggioranza la Democrazia Cristiana ha ottenuto solo 14 consiglieri, record negativo da sempre, e scommetto che se si andasse alle elezioni oggi la Democrazia Cristiana perderebbe altri consensi, i sondaggi tanto gelosamente custoditi lo dimostrano. Cari amici se dovessi vincere questa importante sfida lotterò da subito per portare il partito all'obiettivo di 22 consiglieri, lotterò con tutto me stesso per un partito unito e coeso, lotterò per lo sviluppo e per il dialogo con tutti dentro e fuori al partito. Chi mi conosce sa che in Cassa di Risparmio e nella mia vita da imprenditore sa che io cerco sempre la cooperazione e mai la divisione. Lotterò per riportare la Democrazia Cristiana nel suo ruolo di guida per il paese. Se sarò eletto ma non riuscissi a portare avanti il mio progetto, con l'aiuto di tutti, me ne andrò di mia spontanea volontà perchè nel mio mondo o si funziona o si è eliminati! Sono però fiducioso che riuscirò nel mio intento. Oggi non è la coalizione, non è il progetto politico a non andar bene, non sono i nostri alleati, sono solo alcune persone che in punti chiave non funzionano! Qual'è la differenza tra due aziende delle stesse dimensioni, nello stesso settore e nello stesso paese, se una va meglio dell'altra? sono le decisioni e il dinamismo di chi le governa. Voglio dire che il paese va male o bene in base alle capacità e alle scelte dei suoi leader! Ma oggi il paese è vostro, di voi delegati che con il vostro voto potete cambiare molte cose che non funzionano. Ma se volete che la Democrazia Cristiana quindi il paese restino così come sono, se volete che i vostri figli e i vostri nipotini abbiano un futuro incerto, che le aziende continuino a chiudere generando miseria per tutti e se volete che la nostra reputazione resti come è oggi! allora non votate per me! A quanti di voi va bene l'operato del nostro partito degli ultimi anni? secondo me a meno di 50 persone! Se tutto questo vi va bene, sono il primo a dirvi di non votate per me! Se invece tutto questo non vi va più bene allora sostenete me, votate per il nuovo, per il cambiamento, votate per un candidato che darà lo spazio massimo al nostro movimento giovanile, votate per uno che ha compreso che oltre al contatto con l'elettorato porta a porta (necessario e basilare) il futuro che è già il presente è sui social network (come Facebook, mezzi di comunicazione che hanno fatto emergere Rete e Civico 10, i social network sono i canali che hanno fatto vincere Obama negli U.S.A. per capirci) e quindi svilupperà insieme ad altri amici Democristiani una vera task force per la gestione dei social network che oggi hanno al loro interno oltre 9000 sammarinesi e dove la Democrazia Cristiana è praticamente assente. Io provengo da una nota famiglia democristiana, molti di voi conoscevano mio padre, sono tesserato da 20 anni. Qualcuno per sminuirmi sostiene che dietro di me ci siano potentati economici o vecchi politici! Ma la realtà è che io rispondo solo a me stesso, al mio paese e alle mie idee, e lo dimostrerò con i fatti! Io non sono contro la Democrazia Cristiana, ma sono contro alcune scelte suicide che sono state prese, una tra tante la patrimoniale, aggiungo con un pizzico di ironia: con tanto di cartella esattoriale spedita durante la Festa dell'Amicizia (per dirne una piccolissima), pensate che esiste uno studio fatto e pagato per l'interruzione degli accordi sui marchi e brevetti con l'Italia che porterebbe alle casse del nostro stato 20 milioni di euro all'anno per l'avvenire, ma come sempre tutto nessuno sa nulla. Voglio tornare a vedere la fila di persone che vanno nella nostra sede in città per chiedere consigli al partito, al Segretario. Oggi la sede è deserta. Di fatto la gente non si reca più al partito. E' inutile professare il contatto con l'elettorato se poi il principale luogo dove ci si dovrebbe incontrare resta vuoto, non ne convenite?. Se non dovessi vincere questa sfida resterò ovviamente nel partito ma continuerò a lottare (anche con modi forti che mi caratterizzano) per cercare di portare la Democrazia Cristiana nel terzo millennio. Grazie per avermi ascoltato.