Congresso su SMI: "Un atto di terrorismo verso gli imprenditori italiani"
Esterefatti dalle sparate sui 1.200 nomi dei clienti della SMI pubblicati dalla stampa. La documentazione inviata da San Marino alla Procura di Roma è arrivata prima ai giornali che in Tribunale. Per il Congresso di Stato un atto di grande scorrettezza, un’ azione denigratoria gratuita e mirata ad un non meglio individuato obbiettivo. Un atto di terrorismo verso gli imprenditori italiani. Se la collaborazione giudiziaria vuol dire questo, aggiunge il Segretario per la giustizia Augusto Casali, si dovrà riflettere sulla nostra disponibilità a cooperare. Avere o versare soldi a San Marino non è di per sé un reato. L’indagine riguarda una quarantina di casi. Le altre mille e passa persone non c’entrano nulla. Intanto, sul piano politico, l’Italia continua a tacere. La lettera della Reggenza al Presidente Napolitano è stata inviata nel fine settimana. La nota verbale verrà consegnata prima di giovedì, giorno dell’entrata in vigore del decreto incentivi. “Lavoriamo - dicono Arzilli e Casali - per garantire al Paese un futuro di tranquillità”. “Non vedo tutto nero”, aggiunge il segretario alla Giustizia. Un ridimensionamento della nostra economia potrebbe essere salutare. Se il Governo riuscirà a varare progetti innovativi e ad essere concreto in tempi rapidi, questo difficile momento si può superare. Nel video l'intervista al segretario Marco Arzilli
Sonia Tura
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