Congresso di Stato: in discussione le questioni "giochi" e "cassonetti"
Il congresso ha deciso società e quote per la conduzione delle sale da gioco. La società che si andrà a costituire e che vedrà il 51 per cento in mano allo stato sarà così ripartita: per la sede di Rovereta il 49 per cento andrà in mano: per il 25 per cento alla società milanese Cogetech, il restante 24 alla Camera di commercio della Repubblica di San Marino.
Per quanto riguarda la struttura ex garage Masi dove nascerà una nuova sede di gioco il 25 per cento andrà sempre a un patner tecnologico che abbia l’esperienza necessaria in questo campo, mentre il 24 per cento sarà del Comitato olimpico sammarinese.
A breve – ha spiegato il segretario alle finanze - partirà la trattativa con la Giochi San Marino proprietaria dell’immobile in centro e sulla scelta o meno da parte della società che subentrerà di comprare o affittare la struttura. Scelto un terzo polo, che farà capo a una ampia struttura alberghiera con annesse sale da gioco. Un progetto ancora sulla carta ma che rientra in quello più ampio legato al piano di rilancio del settore turistico.
In ogni caso l’esecutivo ha deciso che il 24 per cento sarà nelle mani del Convention e Visitors Bureau e il 25 per cento sempre a un patner tecnologico solido dal punto di vista economico. Il Cvb in attesa di definizione da parte della segreteria al turismo, avrà a sua volta una maggioranza statale e una minoranza partecipata da associazioni di categoria ed enti privati.
Restano in piedi le due convenzioni con Mixtère e Bet Game, ma al più presto l’esecutivo avvierà le trattative per subentrare al 51 per cento così come previsto dalla legge. Le convenzioni scadono a marzo e maggio del prossimo anno. Il segretario alle finanze ha spiegato le ragioni della scelta caduta su soggetti pubblici partecipati dalle categorie economiche e che andranno a finanziare attività destinate alla collettività.
Il segretario agli interni Valeria Ciavatta ha portato all’attenzione dei colleghi di governo gli sviluppi sui cassonetti bruciati. Le forze dell’ordine stanno vagliando gli elementi in loro possesso ed è stato rafforzato il controllo in territorio. Il governo chiede la collaborazione della cittadinanza e di coloro che possano aver notato qualcosa di sospetto attorno ai cassonetti.
Così come chiede ai mezzi di informazione di attuare il silenzio stampa per evitare possibili fenomeni di emulazione. Per il resto nessun si sbottona: né sulle indagini, né su eventuali sospetti.