Il Congresso di Stato non rinnoverà l’incarico a Gian Luca Bruscoli
Nel corso della perquisizione alla Prado Fin, il consigliere d’ambasciata in Libia cercò di fermare il sequestro di alcune cassette di sicurezza opponendo il segreto di Stato. Sinistra Unita chiese il ritiro del passaporto diplomatico. Lo fece anche Gian Nicola Berti di Noi Sammarinesi assicurando che, in caso contrario, avrebbe votato contro la sua maggioranza. La revoca con effetto immediato di un diplomatico prima della sua scadenza naturale, precisa la Segreteria di Stato per gli affari esteri, può avvenire solo se c’è un procedimento penale a suo carico, in qualsiasi Paese. E questo non è il caso di Bruscoli. Può invece essere disposta per qualsiasi motivo, con un preavviso di 90 giorni che – in questo caso – coincidono con la scadenza naturale della convenzione. La Segreteria agli esteri precisa anche che il passaporto diplomatico a nulla è servito al consigliere Bruscoli, dal momento che le immunità riconosciute dal diritto internazione sono valide solo nel Paese di accredito e, in questo caso in Libia. Queste precisazioni – conclude la nota - sono stati fornite al Tribunale in tempo reale, senza alcun pregiudizio dell’azione penale.
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