In totale avevano appena due dipendenti ma, nel 2009, avevano movimentato circa 130 milioni di euro. Alla revoca, spiega il Segretario all’Industria, si è arrivati dopo un lavoro di mesi dell’ufficio di controllo sulle società, del Clo e – per alcune di queste – in collaborazione con la Guardia di Finanza. 60 le collaborazioni internazionali. 150 i controlli interni. Per San Marino, sottolinea Arzilli, sono numeri unici. Prima era la politica che gestiva i controlli sulle società. Oggi lo fanno gli uffici autonomamente. San Marino, rimarca il Segretario all’Industria, da queste società ha solo da perdere. Non danno occupazione, non c’è capitalizzazione. Fa piacere, aggiunge, vedere che su questa posizione si è portata anche l’Anis.
Sonia Tura
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