Congresso di Stato: sul tavolo naturalizzazioni e precariato

Congresso di Stato: sul tavolo naturalizzazioni e precariato.
Quasi pronta la legge sulla naturalizzazione, sulla quale il Governo sta lavorando da oltre un anno, nel rispetto degli impegni fissati nella legge sulla cittadinanza, che imponeva un intervento in materia nel termine di 10 anni. La Segreteria agli Interni è in attesa di ricevere i dati definitivi del censimento, l’aggiornamento conseguente e l’allineamento con le informazioni ottenute con la rilevazione statistica della popolazione, per perfezionare il testo legislativo e questo, presumibilmente, avverrà in settembre. In assenza di particolari complicazioni si prevede l’adozione della legge sulla naturalizzazione già nel gennaio del 2012. Secondo le previsioni potrebbe interessare circa 750 persone, delle quali 268 adulti, 31 minori e 413 coniugi. Ma i numeri definitivi dipenderanno anche dai criteri che si deciderà di adottare, se cioè mantenere a 30 anni di residenza il requisito per la naturalizzazione, oppure se abbassarlo a 25. Se n’è discusso in Congresso di Stato, insieme ad un altro aspetto che riguarda sempre la Segreteria agli Interni: quello del precariato. Il confronto con le organizzazioni sindacali andrà avanti per tutta l’estate, nell’intento di arrivare ad una posizione di sintesi che soddisfi le parti. Gli obiettivi sono molteplici e comprendono anche la riduzione della forbice tra pubblico e privato, la diminuzione graduale dei dipendenti della PA, l’adozione del decreto sui concorsi. Da stabilire la portata della stabilizzazione dei precari, che potrebbe interessare da un minino di 100 persone fino ad un massimo di 280, a seconda dei criteri adottati per considerare gli anni di precarietà. Il settore più interessato è quello della scuola, seguito a ruota dall’Istituto Sanità e Sicurezza Sociale

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