Congresso, uscita di scena di Gatti. Presenta contestualmente la riforma fiscale

Riforma fiscale, revisione della concessione delle licenze, fine dell’anonimato societario. Il Governo mette in campo una serie di provvedimenti con un unico scopo. Dimostrare che la strada per la trasparenza è reale e convinta. Ma il dato politico è l’uscita di scena del Segretario alle Finanze. In Conferenza Stampa annuncia che il prossimo sarà il suo ultimo consiglio da Segretario alle finanze. Chiede poi il rilancio dell' azione del Patto per risolvere i problemi del paese, ponendo fine al " chiacchiericcio" seguito alle sue dimissioni.
La riprova della strada intrapresa verso la trasparenza è la riforma fiscale. Sarà sottoposta a Patto, categorie economiche, ordini professionali e, venerdì, ai tecnici del ministero dell’ economia e agenzia delle entrate italiani. “Ha una duplice valenza - spiega Gatti - dare risposta all’Italia e contribuire allo sviluppo del paese”. Tra i passi più importanti: pianificazione fiscale per le nuove imprese, introduzione del quoziente famigliare per le persone fisiche; dichiarazione dei redditi per via telematica e allineamento delle scadenze, sistema misto tra monofase e Iva. La legge quadro introduce il reato di false fatturazioni, allo stesso tempo intensifica i controlli affiancando un nucleo antifrode, di polizia, agli uffici di vigilanza. E’ il passaggio di consegne per Gabriele Gatti. Ai nostri microfoni conferma la sua scelta: indotta, ma necessaria. E non finisce qui. Il Segretario Arzilli annuncia la modifica all’anonimato societario. Le licenze ancora tali avranno un lasso di tempo per adeguarsi. Cambio di rotta anche per le licenze revocate dal Congresso di Stato. I soci o amministratori coinvolti non potranno entrare in nuove società per un periodo di almeno 12 mesi. Giro di vite per le rogatorie internazionali. Entro giugno il Governo conta di adeguare la normativa alle richieste di Moneyval e Gafi. “Stiamo lavorando su diversi tavoli” ribadisce il Segretario agli Esteri, che rivendica il ruolo dell’Esecutivo, senza le interferenze di categorie economiche e professionisti. Anche se “tutti i contributi sono graditi”. Critica infine una parte dell’opposizione, “capace solo di parlare male di San Marino all’esterno”.

Giovanna Bartolucci

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