Consiglio alla prese con Istanze d'Arengo e pacchetto giustizia
Il Segretario di Stato al territorio Giancarlo Venturini ritira il decreto relativo al finanziamento delle infrastrutture pubbliche su cui già ieri non era stato possibile raggiungere una intesa, che così decade. In Aula il pacchetto giustizia, la revisione del testo unico delle leggi urbanistiche, l’istituzione della corte per il trust e il progetto presentato dal psrs per sviluppare forme avanzate di economia della conoscenza e per istituire una Fondazione sulla ricerca e lo sviluppo. Al parco scientifico tecnologico il Consiglio ha dedicato ampio spazio, anche con l’istanza d’arengo, respinta, che chiedeva un apposito gruppo di lavoro per collaborare con Emilia Romagna e Marche e concorrere così all’assegnazione dei fondi comunitari. Approvato invece un ordine del giorno della maggioranza che invita il governo a firmare l’accordo con l’Italia per poi precedere alla fase di realizzazione del parco. L’istanza più discussa è stata quella, presentata dall’associazione industriali, per la nascita di una commissione consiliare per i rapporti con l’Italia, comprensiva dei rappresentanti delle categorie economiche e sindacali sammarinesi. Buona parte dei problemi sollevati dalla richiesta, ha detto il Segretario agli esteri, sono stati risolti. Ce ne stanno dando atto le organizzazioni internazionali, termometro significativo per valutare la bontà del nostro percorso. Antonella Mularoni assicura massima disponibilità al confronto. L’Anis sa, conclude, che le porte sono sempre aperte. La formula della commissione aperta a non consiglieri è anomala, ma tutta l’opposizione ha invitato a cogliere lo spirito della richiesta. Un appello che non possiamo rifiutare, ha detto la minoranza. Quando i problemi si manifesteranno in tutta la loro evidenza, senza una intesa allargata alle forze economiche e sociali c’è il rischio, hanno detto, di trovare nella società forti tensioni che non saremo in grado di gestire. L’Upr ha presentato un ordine del giorno, condiviso da tutta l’opposizione, sostituendo la commissione con un tavolo di confronto permanente, finalizzato a rafforzare l’azione politica e diplomatica nei rapporti con l’Italia. In questo modo, dice il segretario della dc Marco Gatti, l’azione del governo sembra commissariata. Alla fine il documento è stato respinto con più voti di quelli a disposizione del Patto: 32 no 19 si e un astenuto
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