Consiglio, antiriciclaggio: varato a larga maggioranza il decreto
Il Consiglio tira dritto nella lotta al riciclaggio e vara a larga maggioranza, 34 voti a favore, 9 contrari e 7 astenuti, il decreto legge che modifica la normativa sammarinese. Solleva più di una perplessità l’ampliamento parentale per le persone politicamente esposte, che non si limita più alla sola sfera famigliare. Anche il pacchetto di leggi che raccoglie gli adempimenti chiesti dal Gafi e dal Moneyval, approda in Aula con il voto unanime dei Commissari. Gli organismi internazionali avevano trovato carente l'effettiva applicabilità dei modelli adottati dalla Repubblica. Di qui la necessità di ridisegnare compiti e doveri di chi gestisce il contante, potenziando gli strumenti a disposizione dell'autorità giudiziaria introduce confische e sequestri dei beni. Nel settembre 2014, anticipa il Segretario di Stato per la giustizia, una delegazione Moneyval verrà a San Marino proprio per verificare l' effettiva applicazione delle nuove norme. Non trovano sponda le perplessità sollevate dall'ordine di avvocati e notai. Alcune posizioni, commenta Giancarlo Venturini, sono state recepite nel progetto di legge. Altri suggerimenti invece non sono stati ritenuti sufficienti per modificare l'impostazione del provvedimento. Una delle obiezioni sollevate dall'ordine, puntualizza, è che il reato di riciclaggio non è previsto dall'Italia ma, sottolinea, lo troviamo in gran parte dei Paesi europei e noi vogliamo allinearci agli standard internazionali. Dall'Aula arriva anche la notizia che l'agenzia di rating Fitch non declasserà il Titano. Lo assicura il Segretario di Stato per le Finanze. Il governo – anticipa Felici- ha ricevuto una bozza ufficiosa, che sarà presto ufficiale. Il rating della Repubblica, fissato da Fitch, rimane invariato a BBB+. Si tratta di un gradino più in alto dell' Italia, sottolinea,nonostante qualcuno prevedesse abbattimenti. E' un elemento positivo. Di tutt'altro avviso il consigliere di Rete, Roberto Ciavatta, che parla di "declassamento", sottolineando che si continua a mentire in Aula e a fingere con la cittadinanza. Intanto il socialista Paolo Crescentini chiede al governo di replicare alle accuse alla rete fognaria, arrivate dal sindaco di Rimini.
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