Approvato l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza al termine del dibattito sulla relazione del Segretario di Stato all’Industria, Marco Arzilli, sullo sviluppo economico. Un testo che per Arzilli deve andare al di là del dibattito contingente e diventare la base si cui impostare l’economia del Paese per i prossimi anni. Un documento che passa con uno scarto di soli 5 voti, nel quale si impegna il Governo a dare attuazione ai contenuti della relazione per dotare il paese degli strumenti necessari allo sviluppo e alla crescita economica. Al Segretario all’Industria si da mandato di avviare un confronto con le parti sociali e imprenditoriali per individuare i provvedimenti conseguenti. Il responsabile delle politiche economiche evidenzia come il documento sia in linea con l’accordo di cooperazione economica firmato con l’Italia il 31 marzo scorso e con quello in materia finanziaria che Arzilli si dice sicuro sarà firmato entro la fine del mese. Non la pensano così le opposizioni che mettono in discussione la possibilità che fra pochi giorni si possa firmare. La definiscono una relazione vaga, vuota, priva di idee e proposte; un complesso di enunciazioni, di rimandi e di buoni auspici. Contestano la concretezza del documento chiedono progetti reali, affermano che il Paese ha bisogno di interventi più sostanziosi.
Dalla maggioranza si mettono in evidenza i passaggi ritenuti fondamentali: la chiarezza normativa, la semplificazione della burocrazia, un sistema fiscale leggero. Gli accordi in via di negoziazione devono assicurare il mantenimento della autonomia nelle politiche fiscali.
Sergio Barducci
Dalla maggioranza si mettono in evidenza i passaggi ritenuti fondamentali: la chiarezza normativa, la semplificazione della burocrazia, un sistema fiscale leggero. Gli accordi in via di negoziazione devono assicurare il mantenimento della autonomia nelle politiche fiscali.
Sergio Barducci
Riproduzione riservata ©