Consiglio: approvato con 32 voti favorevoli e 22 contrari l'assestamento al bilancio 2013

Un assestamento che dalle fila della maggioranza è stato definito "storico", non solo per l'obiettivo raggiunto di 10 milioni di euro di risparmi, necessari per evitare la seconda tranche dell' imposta straordinaria sugli immobili, ma anche perché per la prima volta la Repubblica emetterà titoli di Stato. Due giorni di dibattito, a tratti particolarmente aspro, che ha toccato molti temi: dal tetto alle retribuzioni dei manager, al Parco scientifico-tecnologico, all' aeroporto di Rimini. Circa quaranta gli emendamenti. E alcune delle proposte avanzate dalla minoranza sono state inserite dal governo nei suoi emendamenti. In sede di dichiarazioni di voto, a nome della maggioranza, Nicola Renzi di Alleanza popolare descrive l'assestamento come un passo importante e positivo in una situazione difficile alla quale – sottolinea - abbiamo saputo rispondere. Sappiamo bene che tutto il Paese attende interventi importanti di razionalizzazione della spesa pubblica. Questo assestamento, ricorda, arriva dopo una finanziaria confezionata dal governo appena insediato. Per sua natura contiene interventi di contenimento ma qui, rimarca, ci sono anche interventi di sviluppo e di crescita. Adesso, prosegue Renzi, serve una accellerata importante per il contenimento della spesa e per offrire una offerta a chi vuole investire a San Marino e a chi già lo fa. Non è una impresa epocale, conclude, ma la dimostrazione che quando la maggioranza si da degli obiettivi, come quello di non ripetere la seconda tranche della patrimoniale, li raggiunge. Il dibattito, commenta il socialista Paride Andreoli, è stato un primo assaggio del confronto sulla finanziaria. Al di là dell' emissione di titoli obbligazionari e del loro scopo, mancano alcuni obiettivi e le proposte necessarie. Ancora, secondo Andreoli, non si è passati dalle parole ai fatti. La legge di sviluppo si è persa nei meandri degli uffici pubblici e i decreti non sono disponibili. Vorremmo, conclude, un governo più attivo e più presente. Perché, secondo il capogruppo socialista, la crisi del Paese non è solo economica ma anche politica.

Sonia Tura

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