Consiglio: in Aula le regole del gioco
Rimangono le distanze su specifici articoli. “Non vi è accordo – spiega Giorgetti - su alcuni elementi attenenti alla flessibilità ed economicità dei tempi del lavoro consiliare. Si deve aprire un ulteriore spazio di confronto per ricercare una sintesi”. Nel dettaglio vi sono tre emendamenti della maggioranza, non depositati, che prevedono una diversa organizzazione dei dibattiti generali non articolati su progetti di legge. Sul resto del testo – già emendato – l'Aula ha invece trovato la quadra. Diversi gli elementi di novità: si regolamentano eventuali dimissioni dei consiglieri; si dà priorità ai commi inevasi nella seduta successiva per evitare che rimangano giacenti per mesi; si regolano aspetti legati a presenze e comportamenti; si prevede la possibilità di presentare emendamenti in seconda lettura; si introduce l'obbligo di relazione illustrativa ai decreti; la votazione palese diventa la regola e quella segreta l'eccezione. Riguardo all'annoso nodo del trattamento economico, si afferma il principio che tutti i consiglieri devono essere trattati in maniera equiparata. Si è deciso di comune accordo di rinviare alla prossima legislatura l'applicazione concreta delle norme. La regolamentazione verrà approvata in Ufficio di Presidenza.
Dalla maggioranza arriva l'auspicio che si possa trovare una sintesi su tutti i punti in discussione “per rendere un servizio della massima qualità possibile a tutti i sammarinesi che guardano all'aula come punto di rifermento”. Nel pomeriggio il dibattito entrerà nel vivo. Si tratta di una legge qualificata. Per essere approvata servono 30 voti.
MF