Consiglio: cambia l'indennità di malattia. Rete abbandona l'Aula
I toni si infiammano sulla proposta del governo di portare al 50% l'indennità di malattia per i primi due giorni di assenza dal lavoro. Inaccettabile, urla l'opposizione. Aggredire gli sprechi colpendo tutti indiscriminatamente, anche le persone malate, è una strategia completamente sbagliata. Non ci sto, interviene Denise Bronzetti, a intervenire senza logica su quello che è un diritto. E alla fine si trova una sintesi sulla sua proposta, di valutare il taglio solo quando è il medico a certificare che la malattia dura due giorni e sulla proposta di Matteo Fiorini che ricorda come, in questo modo, i pazienti oncologici hanno un trattamento migliore rispetto a oggi. Chi è sottoposto a cicli di chemioterapia passa dall'86 al 100% di indennità dal primo giorno di malattia. Rete abbandona l'Aula per protesta e dice: non saremo noi a prenderci la responsabilità di tagli che dovete decidere voi mentre vi assumete quella dell'emendamento che avete appena votato. L'indennità temporanea di malattia costa 15 milioni all'anno. I certifcati per un solo giorno di malattia, negli ultimi 5 anni, sono stati 5.000. Cosa cambia adesso? Con le modifiche apportate all'emendamento per le malattie comuni l'indennità di malattia sarà dell'86% dal 1 al 365esimo giorno. Se la malattia è inferiore ai 5 giorni i primi 2 saranno retribuiti al 50%. Sarà invece retribuita al 100% dal primo giorno la malattia in casa di infortuni sul lavoro, malattie professionali, oncologiche o degenerative.
Nel video l'intervista al Segretario Francesco Mussoni
Nel video l'intervista a Marco Gatti (Pdcs)
Nel video l'intervista a Roberto Ciavatta (Rete)
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