Consiglio: il clima si surriscalda sulle istanze (superate) a tema bancario

E' la giornata delle istanze d'arengo. Ne mancano all'appello ancora 13. La seduta notturna si chiude con il no dell'Aula all'introduzione dell'Educazione Civica nelle scuole e si apre questa mattina con il sì unanime al riconoscimento della lingua dei segni. Passano anche percorsi riabilitativi e di integrazione lavorativa attraverso la fattoria sociale. C'è già un progetto in corso e Franco Santi annuncia l'avvio di confronti con privati. Denise Bronzetti chiede però di non dimenticare anche le altre categorie bisognose d'aiuto, compreso chi è momentaneamente in difficoltà, “nessuno – dice - deve rimanere indietro”. Non passano, invece, il Dipartimento delle Politiche Sociali e un presidio infermieristico nella Scuola Media di Fonte dell’Ovo. Con i temi bancari tornano le tensioni. La richiesta di sospendere la fusione tra “Cassa di Risparmio e “Banca di San Marino” è superata dagli eventi – fa notare il Segretario alle Finanze - ma offre spunti di riflessione su come affrontare la crisi, anche alla luce di una banca con conti correnti bloccati e di un rapporto filiali/cittadini pro capite – affermano dalla maggioranza - “più alto al mondo”. Ci sono anche altre criticità come il costo del denaro– fa notare Alessandro Mancini – acquistato tre volte tanto rispetto all'Eurozona. Insomma, urge il memorandum con Bankitalia. Nel frattempo c'è chi guarda alle fusioni come percorsi virtuosi. Per Roberto Giorgetti sono una “strategia lungimirante” anche se – puntualizzano Jader Tosi e Giuseppe Morganti- devono essere gli stessi istituti privati a decidere liberamente quali strade intraprendere. Un'istanza più che mai attuale – afferma l'opposizione, ma che ottiene solo 13 voti a favore.

Scoppia invece la bagarre sulla richiesta di sospendere le trattative di cessione dei crediti Delta. “ Istanza parzialmente superata” - rimarca Eva Guidi che assicura l'impegno del Governo “nella migliore azione di recupero degli npl e nella massima formazione e valorizzazione delle professionalità del sistema bancario e finanziario”. Tema che riapre vecchie ferite. “L'istanza è superata nella tempistica – attacca Teodoro Lonfernini – ma non lo è nei problemi che quella partita ha generato nel sistema”. Ricorda che l'operazione ha fatto incassare a Carisp solo qualche decina di milioni di euro. Chi li ha acquistati ha invece guadagnato il doppio. Il clima si scalda, con la Reggenza costretta a richiamare l'Aula a più riprese. “Che interesse avevamo – chiede Stefano Palmieri – a cedere i crediti per perdere soldi?” Riporta l'attenzione sulle valutazioni di ben sette relazioni tecniche e di Bcsm. “Abbiamo messo toppe – dice - a danni evidenti fatti in precedenza”. Stefano Canti attacca quindi Ap ricordando che fu quel partito a gestire il caso dei crediti Delta. E sull'annunciato veicolo di sistema degli npl a cui sta lavorando ABS, “chiudete le recinzioni – commenta - quando sono usciti i buoi”.

MF

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