Consiglio: Comunicazioni su tutto
L'obiettivo – dice - verrà raggiunto senza tagli agli stipendi e senza incidere su qualità e operatività dei servizi. Sul rinnovo del contratto di lavoro, Guerrino Zanotti anticipa che verrà consegnato ai sindacati un documento con linee di intervento, a partire dalla modifica dell'orario settimanale. Si propone dal primo gennaio 2020 un aumento dalle 36 ore attuali a 37 ore e 30. Si chiede inoltre maggior flessibilità giornaliera rispetto alle necessità degli uffici. Si guarda anche al part time, prevedendo nel fabbisogno posizioni mirate ad assunzioni di personale a tempo ridotto. “Irrinunciabile” l'obiettivo di un avvicinamento del lavoro pubblico a quello privato. Concetto ribadito anche da Alessandro Bevitori. “SSD – spiega - crede nell'uguaglianza di trattamento di tutti i lavoratori”. Per Dalibor Riccardi non è altro che l'inizio della campagna elettorale. “Siamo ancora nella politica degli intenti” - commenta Francesco Mussoni. “Il paese ha invece bisogno di essere governato con velocità e con una visione complessiva e coordinata”, soprattutto dopo che è stato chiesto all'Italia un finanziamento importante. Tema, quello del reperimento delle risorse, al centro dell'intervento di Lorenzo Lonfernini. Quel debito – dice - dovrà essere sostenibile ed accompagnato da riforme. Il Consigliere di Repubblica Futura si aspetta quindi dal Governo un preciso piano che descriva finanziatori, condizioni e priorità. In Comma Comunicazioni piovono critiche anche alla rotatoria di Murata, considerata “non prioritaria”. “L'attuale viabilità della curva – spiega Marco Podeschi - non funziona”, ricordando il passaggio quotidiano degli studenti di Fonte dell'Ovo e le difficoltà dei turisti nel parcheggiare. Un intervento in buona parte già finanziato – aggiunge Matteo Ciacci - sollecitato con forza dalla giunta e dagli abitanti della zona. Marianna Bucci riaccende invece i riflettori sul capolarato nell'ospedale, “minimamente scalfito e su cui – dice - si sono mossi tutti tranne il governo”. Franco Santi rigetta le accuse, “ le soluzioni sono state trovate e i percorsi già tracciati. Lo sperimenteremo concretamente nei prossimi mesi”. Iro Belluzzi e Marco Gatti ricordano che il 17 aprile a Forlì ci sarà il processo Varano in cui Carisp sarà chiamata a difendersi. Processo in cui sono in bilico 60 milioni di euro. Quel collegio difensivo che ha ottenuto grandi successi – fanno notare - è stato sostituito dal presidente di Cassa, forse per favorire avvocati amici. Federico Pedini Amati parla invece del Cis, e riporta casi drammatici di famiglie con solo quel conto corrente. Nel mirino anche la pubblicazione da parte del giornale l'Informazione di atti che alcuni consiglieri della minoranza ricordano essere secretati e chiede all'Aula di firmare l'esposto che lui e Lonfernini hanno depositato. Fuorviante, per Enrico Carattoni, scandalizzarsi per la pubblicazione di quei verbali e non farlo, invece, quando sono state pubblicate ordinanze. In quei casi – dice – nessuno si è stracciato le vesti. Non colpevolizza il giornalista che ha fatto il suo lavoro e che ha l'obbligo di dare la notizia. Semmai invita ad interrogarsi su chi gliel'abbia data. Si parla anche di telecomunicazioni, con Elena Tonnini che mette sotto la lente le spese della Netco denunciando poca trasparenza.
“Registro che con l'arrivo della primavera va tutto bene – ironizza Alessandro Mancini. “Non si parla di pensioni, né di interventi sulla spesa corrente, né di targhe, né delle linee indicate dal Fondo Monetario. Se è vero che è iniziata la campagna elettorale facciamo che sia breve e diamo al paese un governo nuovo e una maggioranza che risolva i problemi”.
MF