La patrimoniale resta un’imposta straordinaria, nonostante le diverse indicazioni del Fondo Monetario Internazionale, e vede dimezzati gli obiettivi di introito che, in partenza, erano di oltre 20 milioni di euro. Questo, puntualizza il Segretario per le finanze, perché è stata ridotta la spesa della pubblica amministrazione. Un’ imposta ragionevole, torna a definirla Felici, l’equivalente di una bolletta del gas in più in un anno. I cantieri pagheranno, precisa, così come gli immobili non allibrati. La quota esente è quella di una famiglia che vive in un appartamento di 80 metri quadri. Stiamo ancora ragionando su come procedere per incassare la patrimoniale, conclude Felici, ma il decreto è chiaro. E a chi chiede la riforma del catasto per avere una tassa equa torna a dire: “non possiamo aspettare altri 24 mesi”. Tutti gli interventi si focalizzano sulla patrimoniale anche se, sul rimborso di quella che è stata ribattezza la “tassa etnica”, si sono ascoltate voci diverse, soprattutto nelle fila della maggioranza. Per Marino Riccardi del Psd e Valeria Ciavatta di Ap, sarebbe stato più opportuno posticipare il rimborso alla ratifica degli accordi con l’Italia. Mentre per Mularoni dell’Upr si restituisce il maltolto ai frontalieri, andando a prenderlo nelle tasche dei sammarinesi. La patrimoniale non piace a nessuno. Lo conferma il segretario della Dc, assicurando che sarà equa e una tantum anche perché, ripete gran parte dell’Aula, prima di continuare con le tasse bisogna agire velocemente sulla spesa. Ribadiscono il loro no Partito socialista, Unione per la Repubblica e Rete. Diversa la posizione di Sinistra Unita e Civico 10. La patrimoniale – per essere accettata dai cittadini - deve essere contemporanea a un intervento forte sulla spesa corrente. Ma una imposta sulla casa esiste in tutti i paesi civili e serve anche come disincentivo alla speculazione. Due invece i temi protagonisti dell’avvio dei lavori consiliari: la monofase non riscossa, si tratta di 188milioni 534mila euro ha precisato Felici rispondendo a una interpellanza di Rete. E non è vero, ha detto, che il governo non diffonderà i nomi di chi non ha pagato. Lo farà con modalità diverse perché ci sono posizioni ancora aperte e altre in cui bisogna lasciare al contribuente e all’amministrazione la possibilità di risolvere le cose. Altro tema al centro dell’Aula l’operazione Titano, con i soldi dei ritrovati a San Marino.
Sonia Tura
Sonia Tura
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