In Consiglio dibattito sullo sviluppo economico e la liberalizzazione del commercio
l’articolo 19, “Esercizio del commercio al dettaglio da parte di investitori esteri”, consente, per attirare investimenti esteri, di detenere la maggioranza del capitale sociale a persone fisiche non residenti e a persone giuridiche in possesso dei requisiti definiti da un decreto delegato. In caso di marchi affermati, che verranno identificati attraverso criteri fissati da un regolamento del Congresso di Stato, sarà applicata la disciplina prevista per i soggetti residenti in Repubblica. L’emendamento abrogativo di Ps-Upr viene respinto, mentre passa a maggioranza l’articolo. L’articolo 20, “Modifica alla legge 26 luglio 2010 n.130”, viene abrogato dal governo. Non viene quindi messo in votazione l’emendamento presentato da Ps-Upr, che mira ad ampliare il raggio di azione dell’attività commerciale e ad attirare investimenti. L’articolo 20 bis, “Imprese start up ad alta tecnologia”, le esenta dal pagamento dell’Igr per cinque esercizi. Sarà un regolamento del congresso di Stato a definire i requisiti da rispettare, mentre un decreto delegato fisserà vari aspetti tra cui incentivi fiscali, permesso di soggiorno speciale, specifica tipologia di contratto. Due gli emendamenti dell’opposizione: quello di Ps-Upr consente l’insediamento delle licenze commerciali in locali industriali; quello di Cittadinanza Attiva mira a introdurre l’incubatore d’impresa.