Dal Consiglio direttivo Upr forti critiche all'immobilismo del Governo

Dal Consiglio direttivo Upr forti critiche all'immobilismo del Governo.
Un esecutivo sordo alla voce della piazza e che dopo le tante manifestazioni a San Marino ancora non agisce. Immobilismo, l'accusa dell'Unione per la Repubblica, che boccia tutti gli ultimi provvedimenti: in testa la tributaria, nei contenuti e nel metodo, “con la deliberata esclusione delle forze di opposizione” dall'elaborazione del testo; poi la legge sulla libera professione per personale medico e non medico, “un pericoloso precedente” che crea disparità fra lavoratori.
Giudizio severo sul fatto e sul non fatto per avviare il rilancio e la crescita del Paese, tornando a segnalare l'inaccettabile ritardo – a oltre tre mesi dal passaggio in Consiglio – nella formulazione dei decreti attuativi alla legge per lo sviluppo. Upr che non dimentica di ricordare come, su questo, pesi l'ipotesi, già espressa dal Fondo Monetari Internazionale, di rendere definitiva l'imposta sugli immobili. Nella più stretta attualità quando URP chiede di dare soluzione al problema delle associazioni sammarinesi, chiedendo per loro una sanatoria. Ancora, sul rapporto con le altre forze politiche, ricorda la convergenza trovata con PSD, SU Civico 10 e per San Marino nella campagna referendaria sull'Europa convergenza sulla quale proseguire, valorizzandola.
Verso i congressi, nel primo appuntamento di Noi Sammarinesi, “movimento che – segnala – si muove se pur da un ruolo diverso – in un'area moderata e liberale.

Annamaria Sirotti

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