Consiglio: dopo le tensioni sulla relazione CIS i lavori riprendono con l'assestamento di Bilancio
Martedì arriva in Aula per l'approvazione la seconda variazione di Bilancio. Fra i commi da evadere anche il progetto di legge sulla disciplina dello smart working
La lunga sessione consiliare iniziata lunedì scorso, proseguirà con l'esame in seconda lettura dell'assestamento di Bilancio, portato in Aula dal Segretario alle Finanze Marco Gatti. Discussione che si annuncia lunga e complessa, viste le modifiche – numerose a quanto pare – apportate al testo originario, e giustificate dalla necessità di aggiornare le strategie di contenimento dei pesanti effetti economici innescati dalla pandemia. Fixing anticipa alcuni emendamenti. Come quello proposto dal Governo, che – in campo edilizio - prevede incentivi alle ristrutturazioni, ferma restando la conformità a “criteri di sostenibilità ambientale”. Dal Segretario Canti, poi – ricorda il settimanale di assoindustria -, la proposta di una proroga dei termini della sanatoria straordinaria. Firmato Rete, invece, un emendamento per promuovere il rientro di somme detenute all'estero, tramite l'emissione di titoli del debito pubblico dedicati fino ad un ammontare, pare, di 200 milioni di euro.
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Tematiche estremamente tecniche, insomma, in questa seconda variazione di Bilancio, che richiedono un'analisi approfondita, in vista del rush finale. Per questo motivo venerdì era stata decisa una sospensione, dopo un rapido accordo raggiunto in Ufficio di Presidenza. Una volta aperto il comma, del resto, numerosi consiglieri avevano rinunciato ad intervenire, forse perché stremati dal dibattito precedente: quello che aveva portato alla presentazione di ben 3 ordini del giorno sulla relazione riguardante il caso CIS. L'unanimità che era stata raggiunta nella stesura del documento della Commissione d'inchiesta, insomma, ha lasciato il posto ad uno scontro durissimo. Approvato a maggioranza l'odg delle forze governative. Si ritorna in Consiglio, dunque, in un clima teso. Fra i commi da evadere anche il progetto di legge sulla disciplina dello smart working, per il quale è stata richiesta la procedura d'urgenza. Una normazione sul tema appare del resto indifferibile, in considerazione delle disposizioni per limitare il rischio di contagio sui luoghi di lavoro.