Una seduta che ha visto la ratifica di alcune convenzioni: la prima quella del Consiglio d’Europa sulle relazioni personali concernenti i minori, atto importante che mira a preservare le relazioni personali fra minori e i loro genitori e con altre persone che con esse hanno legami famigliari. Ratificati, sempre con voto palese, la Convenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la lotta al tabagismo, che si impegna a proteggere le generazioni future dagli effetti sanitari, sociali e ambientali ed economici del consumo di tabacco. L’accordo con la Repubblica Popolare di Corea per lo stabilimento delle relazioni diplomatiche, e anche le dichiarazioni relative alla Convenzione sul trasferimento delle persone condannate: infine l’accordo con la Romania in materia di trasporti su strada. Il Consiglio ha poi affrontato il tema Ecofin, con la relazione dei segretari agli esteri, Berardi e alle finanze Mularoni. L’opposizione ha lamentato innanzitutto la mancata consegna del documento in discussione. “Quanto proposto è penalizzante per la nostra Repubblica. Avremmo preferito non sottoscrivere un accordo di questo tipo”. E dai partiti della minoranza è stata ribadita la richiesta di prendere tempo prima di arrivare alla firma. Ap, Sammarinesi per la Libertà, Rifondazione Comunista, Popolari, Alleanza Nazionale e Nuova San Marino, hanno poi presentato un ordine del giorno, poi respinto, che impegnava il governo a sottoscrivere un accordo che contempli l’estensione ai benefici previsti dalla direttiva madre e figlia, nonché il libero accesso degli operatori economici e finanziari sammarinesi al mercato europeo, con la semplificazione delle procedure relative all’interscambio commerciale tra San Marino e i paesi Ue. Con la ritenuta alla fonte San Marino preserva il segreto bancario, ha detto Berardi, ribadendo i quattro elementi principali del progetto di accordo: cioè la ritenuta alla fonte, la rinuncia volontaria del segreto bancario ai fini fiscali per coloro che intendono evitare la ritenuta, lo scambio d’informazioni su richiesta e la clausola di revisione. Non c’è alcuna fretta - ha ribadito la maggioranza - alla firma dell’accordo sulla tassazione dei depositi per i non residenti. Una trattativa per vedere il paese collocato su una nuova politica. Qualche polemica è stata sollevata su quante concessioni siano state fatte alla Repubblica di San Marino, è stato contestato il fatto di non aver ottenuto un testo sostanzialmente identico a quello svizzero in particolare sulle informazioni su richiesta. A giudizio del segretario agli esteri, anche migliore rispetto al testo elvetico. Il segretario alle finanze ha spiegato poi come nel memorandum d’intesa siano presenti le possibilità di accesso ai mercati europei dei servizi finanziari da parte di istituti sammarinesi come la possibilità di effettuare prestazioni nel settore assicurazioni e come San Marino abbia ottenuto che il memorandum fosse firmato altre che dalla comunità Europa anche da tutti gli stati membri.
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