In Consiglio l’emergenza neve. Il segretario Venturini spiega quanto fatto per un evento straordinario
Le opposizioni segnalano inefficienze e tornano a chiedere piena attuazione della legge sulla protezione civile. 19 giorni di lavoro per fronteggiare l’emergenza. Difficile opporsi a 220 centimetri di neve caduta in pochi giorni. Il segretario al territorio Giancarlo Venturini ammette criticità e disagi: alla circolazione, alle attività. Il coordinamento della Protezione Civile ha gestito con il massimo impegno l’emergenza neve anche se – dice – l’efficacia degli interventi è stata soggetta alla variabile climatica, per un evento straordinario, anche nel circondario: proprio lì disservizi come le interruzioni nella fornitura di gas, energia elettrica, acqua, non a San Marino. Lavoro a pieno ritmo dal 31 gennaio al 18 febbraio, e ancora ad oggi procedono le operazioni di sgombero neve: già fatti 4500 trasporti da 10 metri cubi e 1000 da 5 metri cubi. Un massiccio utilizzo di mezzi, per fare la rotta, per alleggerire coperture. Plauso all’azione corale, forze dell’ordine, dipendenti, sindacati, cittadini e volontari. Che cosa non ha funzionato: per le opposizioni, tutto il sistema organizzativo. Segnalano inefficienze, in testa, ritardi nella pulizia delle strade. Ma tutti guardano avanti, chiedendo piena applicazione alle legge del 2006 sulla protezione civile. Nello specifico: fissare ruoli e responsabilità, promuovere campagne educative per la gestione delle emergenze, organizzando l’attività di volontariato. A rafforzare anche un ordine del giorno dell’Unione per la Repubblica che chiede, tra le altre cose, l’istituzione della figura del cittadino volontario.
Annamaria Sirotti
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