Consiglio: in esame leggi sulla fecondazione assistita
In precedenza una serie di provvedimenti in prima lettura, fra i quali quello che prevede l’emissione di titoli della Repubblica di San Marino, o il progetto di legge quadro per la tutela dei consumatori. Una fase dei lavori consiliari, quella prettamente legislativa, che ha registrato uno scontro di ideologie nella presentazione dei due progetti in materia di procreazione assistita. Da una parte i due consiglieri firmatari della democrazia Cristiana, Pasquale Valentini e Claudio Muccioli, dall’altra gli esponenti della sinistra che hanno sottoscritto la seconda bozza in materia, Vanessa Muratori e Ivan Foschi di Rifondazione Comunista, Francesca Michelotti, Fausta Morganti e Alessandro Rossi del PSD. Le differenze evidenziate nelle relazioni introduttive, affidata la prima a Sante Canducci, la seconda a Ivan Foschi. La questione ruota tutta attorno all’embrione, mentre nel primo progetto si intende rendere fattivo – si legge – il principio fondamentale di tutti i diritti, quello relativo al rispetto della vita fin dal suo concepimento, dunque il riconoscimento della salvaguardi dell’embrione, nel secondo la priorità viene data alla tutela della salute materna e del nascituro, in pratica – recita la relazione – alla persona esistente. Una forte differenza dunque etica che segnerà il dibattito conseguente. A di là di questi punti la seduta è stata politicamente caratterizzata dalle dimissioni di Volpinari e Rattini dagli incarichi in seno al PSD, dai colloqui per ricucire uno strappo, tenuti nel pomeriggio, dopo che la segreteria dei socialisti e democratici aveva rigettato le dimissioni.