Consiglio: Gentili nominato comandante della Gendarmeria
Il colonnello Alessandro Gentili è il nuovo comandante della gendarmeria. Il Consiglio lo ha nominato con 32 voti a favore 18 schede bianche e 3 nulle. Unica astensione annunciata quella di Rete. Gentili prenderà servizio i primi giorni di novembre. A lui è affidato il compito di coordinare il lavoro per il riordino dei corpi di polizia. Il contratto, precisa il Segretario agli interni, è in base alle norme vigenti per durata e retribuzione. Venturini ricorda che l'Italia ha avviato l'iter di ratifica dell'accordo di collaborazione tra le forze di polizia. Nel frattempo si è definito un protocollo tecnico per attuare alcuni punti dell'intesa. La disponibilità a fornire all'Aula dati aggiornati sul fenomeno della microcriminalità porta Upr e socialisti a ritirare l'ordine del giorno collegato alla nomina. Trasversale la richiesta di dotare il Paese di presidi interni efficaci e di strumenti tecnologici adeguati per rendere le forze dell'ordine competitive. “Siamo tornati alle origini, commenta il capo della protezione civile Fabio Berardi. Ci siamo rivolti all'arma dei carabinieri, scelta condivisa dalle forze dell'ordine italiane e dai ministri competenti. “ In Aula anche il primo confronto sull'assestamento di bilancio. I tagli attuati finora hanno fatto risparmiare 7 milioni e mezzo di euro. L'impegno del governo di qui, alla seconda lettura dell'assestamento, è quello di recuperare i due milioni e mezzo che mancano ma, ribadisce il Segretario alle finanze, la seconda tranche della patrimoniale non ci sarà. Al centro dell'attenzione è stata l'emissione di bond che saranno girati nel fondo per la futura ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio. Lo Stato garantisce capitale per 84 milioni, più 1 – spiega Felici - per diventare socio effettivo della banca altrimenti non è possibile partecipare all' aumento di capitale. Sappiamo già, anticipa, quali saranno gli apporti dei soggetti autorizzati alla sottoscrizione. La parte rilevante è proprio di Cassa di Risparmio che ha la liquidità sufficiente e garantita per poter partecipare. L'opposizione chiede maggiore chiarezza, affrontando nel dettaglio l'argomento, anche in seduta segreta. C'è chi, come il segretario socialista Simone Celli, chiede al governo - data l'esposizione nei confronti della banca – perchè non prende in considerazione l'ipotesi di nazionalizzare la banca e chi, come Roberto Ciavatta di Rete invita a perseguire l'attività gestionale di chi ha prodotto il deficit allontanando anche gli attuali amministratori. Per il capogruppo della dc la Cassa ha riottenuto la sua normalità d'azione. Mancano 80 milioni per il quoziente di vigilanza ma, assicura Luigi Mazza, riuscirà a farcela con le sue gambe nell'arco dei prossimi 4 anni. Lo Stato si pone semplicemente come garante.
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