Consiglio: è il giorno del dialogo
Posizioni del tutto diverse invece, pur nel riconoscimento di un confronto reale, per le modifiche previste dal Segretario al lavoro, degli incentivi per l'occupazione e dei contratti a contenuto formativo. La contrapposizione tra maggioranza e opposizioni è netta. La legge non ci piace, taglia la minoranza. Potrebbe creare distorsioni introducendo anche a San Marino la deprecabile figura dei lavoratori poveri. Mettere a repentaglio la certezza dello stipendio minimo è pericoloso. Si parla, è l'accusa, di stipendi inferiori a 800 euro per un lavoro a tempo pieno. Anche se ogni emendamento venisse accolto, anticipa la minoranza, rimarrebbe penalizzante per i lavoratori. Inutile spendere tempo per cercare soluzioni condivise, replica il Segretario al lavoro, se alla fine il risultato è quello contenuto nella relazione di minoranza. Puntiamo sul capitale umano e sulla formazione, sottolinea Belluzzi, per fare crescere la collettività. Nessuna precarizzazione del mondo del lavoro, gli incentivi servono piuttosto alla stabilizzazione. E nessuno prenderà meno di 1.100 euro al mese. E, conclude, abroghiamo proprio gli articoli di legge che permettevano l'utilizzo di risorse pubbliche senza finalizzazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Sonia Tura