Consiglio: Governo battuto nella votazione di un ordine del giorno
Grande tensione nelle fila della maggioranza per l’esito della votazione di due ordini del giorno, nelle ultime battute del Consiglio Grande e Generale. Sul primo, presentato dalla DC in merito all’attuazione della delibera della commissione monumenti, la votazione finale registra una parità: 27 a favore e 27 contrari, un esito che mette qualche agitazione. Subito dopo però il Governo va in minoranza sul documento firmato dal consigliere democristiano Rosa Zafferani. 27, in questo caso i voti a favore, 24 contrari, 3 gli astenuti. Passa quindi l’ordine del giorno che la maggioranza invece voleva bocciare. Grande fibrillazione fra i banchi della coalizione, non senza qualche aperta recriminazione. In quel documento l’ex Segretario di Stato per gli Affari Interni chiedeva che il Governo si impegnasse a dare attuazione agli obblighi previsti da alcuni accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali per la pubblica amministrazione nella precedente legislatura, gli Ordini del Giorno del Consiglio Grande e Generale di giugno e ottobre del 2004, la delibera del Congresso di Stato del 30 marzo 2004. Sono atti del governo precedente che, almeno per qualcuno di questi, si pensava di scegliere strade diverse. Adesso invece la votazione dell’assemblea costringe a restare sulla strada segnata. Voto a favore anche per un altro ordine del giorno, presentato dai consiglieri Romeo Morri e Marco Arzilli in materia di residenze anagrafiche e permessi di soggiorno, che impegna al rispetto delle norme vigenti, senza alcuna deroga e a presentare una proposta di riforma entro il prossimo marzo. Voto unanime dell’assemblea sull’ordine del giorno a firma del cosiddetto polo dei moderati, Popolari, Noi Sammarinesi e Nuovo Partito Socialista, perché il Segretario di stato alle Finanze relazioni, in seduta segreta, sulle vicende che hanno interessato un istituto di credito, i recenti attacchi giornalistici al sistema finanziario, i controlli adottati sull’operatività delle banche.
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