Consiglio Grande e Generale: il saluto di fine mandato dei Capitani Reggenti Nicola Selva e Michele Muratori
La Reggenza, nel saluto all'Aula in chiusura di mandato, lancia un appello alla responsabilità istituzionale e alla promozione del dialogo
Tutti in piedi per il commiato della Reggenza in occasione dell'ultima sessione del Consiglio Grande e Generale. Fine mandato e fine legislatura (seppur anticipata), in questo caso, coincidono.
E nel condividere con l'Aula considerazioni e riflessioni maturate nel corso del semestre, i Capitani Reggenti Nicola Selva e Michele Muratori non possono non richiamare le condizioni di perdurante criticità, i diversi momenti di tensione e contrapposizione, culminati nella dell'ultimo periodo. “Di fronte alla preoccupazione della popolazione, all’esigenza di approntare risposte urgenti e concrete per mettere in sicurezza il nostro sistema e offrire rinnovate prospettive di sviluppo, riteniamo – scandiscono - che il nostro Paese non possa permettersi un clima di forti scontri e divisioni che rischierebbe di aggravare ulteriormente i problemi”.
Di qui l'appello “affinché la nuova fase politica delineatasi sia affrontata da tutti – esortano - con il più alto senso di responsabilità e avendo sempre, come riferimento costante, la preoccupazione per il bene comune e per il delicato passaggio che stiamo attraversando”. Per i Capi di Stato, in sostanza, il recupero della fiducia e del rispetto nei confronti delle Istituzioni passa necessariamente da “esempi virtuosi che, prima di tutto – precisano – devono giungere proprio da coloro che quelle stesse Istituzioni sono chiamati a rappresentare e dai quali sarebbe auspicabile attendersi anche una maggiore partecipazione a cerimonie che ricordano i momenti più significativi della storia del nostro Paese”.
Non manca l'appello al Paese affinché continui ad adoperarsi con convinzione per la promozione del confronto e del dialogo in ogni sua forma, “coerentemente con la propria storia”. Sottolineato a tal proposito il grado di attenzione riservato durante il semestre allo sport, per il ruolo prezioso che può svolgere nell'avvicinare uomini e popoli, con l'auspicio che possa essere portato avanti un piano di suo ulteriore rilancio tramite progetti capaci di valorizzare atleti e risorse.
La Reggenza confida infine in una sempre più diffusa sensibilità verso l'ambiente: “Siamo profondamente convinti che la nostra Repubblica – affermano - debba avere l’ambizione di giocare un ruolo da protagonista, a livello globale, nell’applicazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il nostro, quale primo Stato che riesce a raggiungere questi risultati, - è l'auspicio - potrebbe concretamente diventare un interlocutore e un punto di riferimento riconosciuto a livello internazionale”.
Il discorso integrale dei Capitani Reggenti Nicola Selva e Michele Muratori.
"Signore e Signori Consiglieri,
Signora e Signori Segretari di Stato,
al termine di questa sessione consiliare, l’ultima del nostro mandato, desideriamo porgere a voi tutti il nostro saluto.
Questa prassi ormai consolidata ci offre l’opportunità di condividere considerazioni e riflessioni maturate nel corso del semestre che sta per concludersi. Un semestre indubbiamente impegnativo per le condizioni di perdurante criticità, per i diversi momenti di tensione e contrapposizione culminati nella situazione di crisi politica di questo ultimo, recente periodo.
Di fronte alla preoccupazione della popolazione, all’esigenza di approntare risposte urgenti e concrete per mettere in sicurezza il nostro sistema e offrire rinnovate prospettive di sviluppo, riteniamo che il nostro Paese non possa permettersi un clima di forti scontri e divisioni che rischierebbe di aggravare ulteriormente i problemi.
Nel rispetto, pertanto, delle diverse sensibilità e posizioni, e in una situazione, per tanti aspetti profondamente mutata, desideriamo rinnovare l’appello già formulato mesi fa affinché la nuova fase politica delineatasi sia affrontata da tutti con il più alto senso di responsabilità e avendo sempre, come riferimento costante, la preoccupazione per il bene comune e per il delicato passaggio che stiamo attraversando.
Un passaggio che non può prescindere da una chiara consapevolezza delle difficoltà e criticità cui far fronte, ma anche dalla convinzione che - così come è successo in altri momenti critici della nostra storia – occorre la disponibilità da parte di tutte le componenti non solo politiche ma anche economiche, sociali e culturali a collaborare per costruire un percorso di rinnovata certezza per il nostro Paese e per il futuro dei nostri giovani.
Una partecipazione attiva e responsabile rappresenta la condizione imprescindibile per mantenere sempre viva la tradizione di libertà e di democrazia nella nostra Repubblica e per contrastare sentimenti diffusi di disaffezione nei confronti della politica e di distanza nei confronti delle Istituzioni.
Oggi occorre recuperare una maggior attenzione, fiducia e rispetto nei confronti di quelle Istituzioni che rappresentano il principale baluardo della nostra democrazia e delle regole e principi fondamentali sui cui essa si fonda. Con esempi virtuosi che, in prima istanza, devono giungere proprio da coloro che quelle stesse Istituzioni sono chiamati a rappresentare e dai quali sarebbe auspicabile attendersi anche una maggiore partecipazione a cerimonie che ricordano i momenti più significativi della storia del nostro Paese, gli stessi che hanno consentito al nostro popolo di conservare i tratti distintivi della nostra democrazia e della nostra identità.
Tra i punti cardini della democrazia vi è la capacità di dialogare e di confrontarsi anche in modo serrato ma costruttivo sulle diverse proposte, senza rinunciare alle proprie idealità e nel rispetto delle differenti posizioni degli avversari, con il massimo impegno per raggiungere momenti di intesa e di condivisione. Soprattutto su temi di maggior peso per il futuro economico, sociale e culturale del nostro Paese e sull’avvenire delle nuove generazioni; in particolare, e non ultimo, sul percorso in atto per conseguire nuovi accordi con la Repubblica Italiana e, in comune con altri piccoli Stati, con l’Unione Europea. E sempre, con quella consapevolezza di condividere uno stesso destino, che deve rappresentare per tutti un motivo per superare interessi particolari e contingenti e trovare le soluzioni migliori per l’intera collettività.
L’impegno per la promozione del confronto e del dialogo ha rappresentato un riferimento costante durante il semestre per il nostro operato. Siamo fermamente convinti che su questo tema il nostro Paese debba ulteriormente e con profonda convinzione adoperarsi, coerentemente con la propria storia e con l’impegno da sempre profuso per promuovere l’incontro tra religioni e culture diverse che ha consentito alla nostra Repubblica di conseguire prestigio e riconoscimenti in ambito internazionale. A fondamento dell’attenzione e dell’interesse che abbiamo inteso riservare allo sport c’è la consapevolezza che esso possa svolgere un ruolo prezioso ed estremamente importante nell’avvicinare uomini e popoli, riuscendo a superare barriere e steccati, di qualunque tipo essi siano, per testimoniare concretamente la possibilità di confrontarsi, di rispettarsi e di portare avanti progetti comuni.
Auspichiamo, che nelle Istituzioni e nella nostra collettività possa ulteriormente rafforzarsi considerazione e l’impegno nei confronti dello sport, portando avanti un piano di suo ulteriore rilancio, tramite nuovi progetti ed iniziative che valorizzino ancor più risorse e capacità presenti nei nostri atleti e nelle organizzazioni sportive e, contestualmente, incentivare anche quel ruolo di Ambasciatori della nostra Repubblica che essi riescono a svolgere in ogni parte del mondo. Confidiamo anche che la sensibilità, il rispetto nei confronti dell’ambiente che abbiamo trovato e apprezzato nei bambini e nei giovani incontrati durante il semestre possano diffondersi sempre più e divenire un ulteriore stimolo per riuscire a portare a compimento progetti ecosostenibili.
Le sorti del nostro pianeta esigono da parte di tutti i Paesi – non escluso il nostro – un impegno rafforzato per salvaguardare a beneficio delle generazioni future le nostre stesse condizioni di vivibilità e di biodiversità.
Le emergenze climatiche cui stiamo sempre più frequentemente assistendo, mostrano che dobbiamo, senza ulteriori indugi, adoperarci per l’affermazione di stili di vita e modelli economici in grado di conciliare sviluppo e senso di responsabilità per le sorti del nostro pianeta. Siamo profondamente convinti che la nostra Repubblica debba avere l’ambizione di giocare un ruolo da protagonista, a livello globale, nell’applicazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Secondo numerose analisi tali obiettivi rappresentano non solo un’esigenza urgente e fondamentale per il futuro dell’umanità, ma anche la più grande opportunità di crescita di sempre. Il nostro, quale primo Stato che riesce a raggiungere questi risultati, potrebbe concretamente diventare un interlocutore e un punto di riferimento riconosciuto a livello internazionale.
Promettenti e concrete prospettive di crescita, sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale, possono giungere dai settori più innovativi, ma anche da quei comparti e da quelle aziende che hanno mostrano di avere capacità, risorse e potenzialità per poter crescere ancora. Il loro sviluppo richiede sensibilità per i loro piani e progetti, sostegno per contribuire a realizzarli, attenzione crescente a uno scenario tecnologico in continua e costante evoluzione così da poterne coglierne le tante, interessanti opportunità di applicazione nei più diversi ambiti e riuscire ad essere al passo con i tempi.
Prima di congedarci, desideriamo esprimere a voi tutti la nostra gratitudine per la disponibilità e la collaborazione prestate durante il nostro mandato.
Per quanto ci riguarda abbiamo cercato di espletare l’alto compito cui siamo stati chiamati con il massimo impegno e il senso dello Stato e lo spirito di servizio indispensabili per adempiere, anche in questo momento così delicato e complesso, il ruolo di garanti super partes dell’attività istituzionale.
Ringraziamo sentitamente anche l’Ufficio di Segreteria e tutti coloro che, in questo semestre, mostrando sempre grande professionalità e profondo attaccamento alle Istituzioni, non hanno mai fatto mancare il proprio prezioso e solerte supporto. La nostra gratitudine va anche all’Ufficio Segreteria Istituzionale, al Suo Dirigente, l’Avv. Giovanna Crescentini, al suo personale e agli Operatori Istituzionali, al Cerimoniale Diplomatico e al Suo Responsabile, la Dott.ssa Silvia Berti, all’Uditore della Reggenza, alla Guardia del Consiglio e a tutti i corpi Militari. La loro preziosa opera di supporto, la loro professionalità e attaccamento alle Istituzioni, ci hanno permesso di adempiere al meglio al nostro mandato.
Di certo, l’impegno al servizio della Repubblica che, durante il nostro mandato abbiamo avuto l’opportunità e il privilegio di conoscere e apprezzare ancor più, prosegue oltre il semestre con profondo, immutato attaccamento al nostro Paese e alle nostre Istituzioni.
Esprimiamo infine le nostre più vive felicitazioni ai Capitani Reggenti eletti, Mariella Mularoni e Luca Boschi, unitamente al nostro più sincero e sentito augurio per l’impegnativo semestre che li attende.
A tutti voi, rinnoviamo il nostro più cordiale saluto unito all’augurio di buon lavoro.
Gli Ecc.mi Capitani Reggenti Nicola Selva e Michele Muratori"