Consiglio Grande e Generale: aperti i lavori
Un tema questo della compulsione, toccato poco prima dal Segretario della DC, Pasquale Valentini, che metteva in guardia sui rischi. Ribatte il Capogruppo del PSD, Claudio Felici, parlando di strumentalizzazione politica. "Quell’intervista – afferma – è di un signore che dimostra di conoscere poco San Marino e le sue leggi che oggi prevedono solo le note sale autorizzate".
Più tardi si è invece aperto il lungo dibattito sulla legge cosiddetta del giusto processo. Due le relazioni presentate: quella di maggioranza, affidata a Roberto Giorgetti, e quella di minoranza, illustrata da Monica Bollini. Due chiavi di lettura contrapposte. Per la maggioranza il progetto in votazione è un contributo fondamentale e irrinunciabile alla modernizzazione del processo penale, un importante passo per qualificare ulteriormente il Paese. Per le opposizioni invece il testo contiene lacune di carattere tecnico e procedurale, creerebbe enormi difficoltà organizzative della giustizia e si porrebbe in contrasto con le leggi esistente. "Questo progetto – ha dichiarato Monica Bollini – non raggiunge l’obiettivo che si era prefisso: del giusto processo". Critico su questa lettura il Segretario alla Giustizia, Ivan Foschi, che ritiene densa di refusi e di inesattezze la relazione delle opposizioni. "Si sono sollevati artatamente polveroni – ha sostenuto – che nulla hanno a che fare con il testo di legge. 36 gli iscritti a parlare per un confronto che si annuncia robusto e sul cui esito si misurerà, ancora una volta, la tenuta della coalizione".