Consiglio Grande e Generale: passo falso della maggioranza
Un Ordine del Giorno che tornerà in aula per essere rivotato nella prossima seduta del Consiglio. Nel proprio OdG, la maggioranza impegna il parlamento a stabilire le direzioni di marcia delle necessarie modifiche del modello futuro di sviluppo in un contesto di responsabilità, comuni e condivise al di sopra delle visioni politiche di parte. Al fine di generare una risposta positiva e convincente per i cittadini.
Il dibattito è poi proseguito, in seduta pubblica, ma i primi interventi hanno messo in evidenza la crisi latente del governo: il Capogruppo di Ap, Fernando Bindi, ha chiesto a chi ha votato contro di uscire allo scoperto, per ragionare politicamente. Il Capogruppo Psd Claudio Felici afferma: "questo Consiglio non mette in primo piano gli interessi del Paese ma interessi politici talvolta trasversali".
I colpi di scena non sono mancati anche alla ripresa dei lavori. All’Ordine del Giorno la nomina di diverse commissioni. Da quella del commercio, lavoro e edilizia sovvenzionata, rinviate le nomine di quella pari opportunità e di alcuni membri dell Cda dell'Istituto musicale. Marco Podeschi è il nuovo presidente dell’Azienda dei Servizi.
La tensione è tornata alta per la nomina del Dirigente dell’Authority. L’opposizione ha sottolineato che il nome proposto dalla Maggioranza non ha i requisiti previsti per legge; la votazione alla fine ha visto la nomina di Gualtieri con 32 voti favorevoli, 1 bianca, 1 nulla, su 34 votanti. Con buona parte dell’opposizione che non ha partecipato. Così come non ha partecipato alla successiva: Stefano Bizzocchi e Orietta Berardi sono stati nominati a sostituire due membri del direttivo della Banca Centrale, votazione sulla quale è intervenuto il democristiano Claudio Podeschi, dichiarando una incompatibilità dovuta a opportunità politica: "vi chiedo se è opportuno che la moglie di un consigliere entri nella Banca Centrale, dopo i fatti avvenuti". Passa in seconda lettura la legge stralcio sulle pensioni; affrontato anche il lungo dibattito sulle Istanze d’Arengo.