Consiglio Grande e Generale: la politica abbassa i toni
La politica abbassa i toni, consapevole della difficoltà del momento e si confronta guardando, soprattutto, al piano strategico di sviluppo. Le critiche più dure arrivano da Sinistra Unita che definisce la legge di bilancio un bollettino di guerra e accusa la maggioranza di non avere equilibrio politico perchè ognuno pensa al suo orticello. L’Upr parla di limiti strutturali molto evidenti. Dal piano strategico per lo sviluppo, dice, emergono tutti i limiti di questa maggioranza, che si dimostra non in grado di fare delle scelte. Parole di apprezzamento per il Segretario agli interni che ha evidenziato uno dopo l'altro i nodi da sciogliere, ma dovrebbe essere tutto il governo a porsi il problema della riduzione della spesa e degli sprechi. E per i provvedimenti che farebbero recuperare credibilità, come quelli suggeriti dal Segretario Casali. I socialriformisti ribadiscono la disponibilità al confronto e anticipano emendamenti. Il compito di questo Consiglio, dicono, è quello di aprire il dialogo e il confronto, riattivando un clima di pacificazione sociale. Solo così il vento dell’antipolitica potrà essere risolto. Il psd guarda soprattutto al piano strategico di sviluppo e invita la politica ad una maggiore consapevolezza. Ovvero: smettere di parlare delle cose da fare e cominciare a farle. Andrea Zafferani, di Alleanza Popolare, denuncia problemi di metodo nella redazione della legge di bilancio, punta il dito su un deficit consistente e dice: sembra quasi che aspettiamo arrivi qualche salvezza. La pubblica amministrazione, per lui, è un punto su cui la politica deve essere più decisa. Nel bilancio ci sono tante idee valide, aggiunge, ma si doveva fare di più. Valutazione, questa, ribadita anche dagli altri consiglieri di AP. Il bilancio rispecchia la situazione del Paese e non può essere un libro dei sogni, commenta il segretario della dc. E’ un bilancio che racconta un Paese in difficoltà e non posso essere soddisfatto. Anche per lui si deve fare di più. Nel 2012 il governo deve passare in rassegna gli enti e tutte le strutture dello Stato, e ragionare per obiettivi. La maggioranza si impegna a portare in Aula, entro febbraio, la riforma fiscale. Garantirà maggior gettito ma non risolverà i problemi. Solo se saremo capaci di fare una riduzione seria della spesa corrente, dice il Patto, San Marino avrà recuperato i punti persi fino ad oggi. E intanto si ribadisce la disponibilità ad un confronto allargato.
Sonia Tura
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