Consiglio Grande e Generale: seduta notturna
Approvato, in apertura dei lavori, con 33 voti a favore, 22 contrari e un astenuto, il punto A del comma 5, ovvero, il Progetto di legge "Rendiconto Generale dello Stato e degli Enti Pubblici per l'Esercizio Finanziario 2012".
Quindi passano sotto la lente dell'Aula i primi 8 articoli (sui 63 in totale) del Bilancio 2014:
Respinti, all'articolo 3 “Bilancio di previsione dell'Aass”, due emendamenti parzialmente abrogativi di Intesa per il Paese, presentati da Marco Podeschi, Upr, relativi ai trasferimenti tra Stato e azienda che rappresentano per il consigliere dell'Upr “un'anomalia contabile”. Il segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, replica che al contrario si tratta di una “semplificazione contabile”.
All'articolo 5, Bilancio di previsione dell'Iss, l'opposizione non presenta alcun emendamento, ma avanza due contestazioni. Simone Celli, Ps, e Giovanni Lonfernini, Upr, interrogano il governo sui 31 mln di euro indicati alla voce “Acquisizione mezzi finanziari”: “significa- chiede Celli- che l'Iss chiude con 31 mln di deficit?”.
Mentre Elena Tonnini, Rete, Andrea Zafferani e Franco di C10, così come Tony Margiotta di Su, puntano il dito sulla riduzione degli stanziamenti previsti per l'Iss, rispetto al Bilancio dell'anno scorso, così come rispetto alla prima lettura, con il rischio di comportare un taglio dei servizi per l'utenza così come dell'introduzione dei ticket. Luigi Mazza, Pdcs, respinge le accuse:“Non mi potete dire che non avete letto la spending review- manda a dire ai colleghi di minoranza- anzichè pensare di spaventare la gente, stiamo cercando di riorganizzare la spesa pubblica in tutti i settori anche in sanità che è uno dei centri di maggior costo, senza toccare i servizi”.
“Mi spiace si tenti di far passare i conti come sfalsati e non veritieri- replica invece il segretario di Stato Felici- chi gestisce l'Iss pone al governo diverse opzioni, al momento noi distinguiamo cose vere da quelle supposte, i ticket sono tra quelle supposte, non ci saranno, non sono previsti come non era previsto il ritorno della patrimoniale”.
All'articolo 7, Bilancio di previsione dell'Azienda autonoma di Stato Centrale del latte, viene respinta la proposta di Intesa per il Paese: ovvero un emendamento per dare mandato al consiglio di amministrazione di realizzare gli interventi necessari per ottenere il bollino CE, adeguando l'impianto alle disposizioni comunitarie. Per Luigi Mazza, Pdcs, l'emendamento non è accoglibile poichè la quantità di produzione in territorio non giustifica le spese di riorganizzazione della centrale necessarie per ottenere il bollino CE: “Servono- spiega infatti- oltre 2 mln e mezzo di euro per la ristrutturazione”. Per il segretario di Stato per gli Affari Interni, Gian Carlo Venturini, non può essere preso in considerazione l'emendamento, prima che non si sia presa una decisione sulla privatizzazione della centrale del latte. “Una riflessione in merito- sollecita- va fatta in tempi rapidi”. Chiude il discorso il segretario per le Finanze, Claudio Felici: “Il marchio CE- spiega- deve essere il sigillo definitivo di n progetto di valorizzazione dei prodotti del territorio che deve nascere molto prima”.
I lavori si chiudono con l'approvazione dell'articolo 8, Bilancio di previsione dell'Autorità per l'aviazione civile e la navigazione marittima.
Comunicato stampa