Consiglio: nuovo comandante della gendarmeria entro Maggio
Il tema è fortemente sentito dalla cittadinanza. La sicurezza, il riordino dei Corpi di polizia e la nomina del comandante della Gendarmeria catturano l'aula. La questione è delicata, non è un mistero che la nomina di Gentili aveva creato tensioni anche all'interno di Bene Comune, c'è chi ne aveva fatto un problema di metodo. Ma oggi il clima è pacato e collaborativo. Da ieri circola il nome del capo dell'Interpol Maurizio Faraone, ma nessuno si sbottona nella maggioranza. C'è cautela, ma bisogna fare in fretta. L'argomento sicurezza è di stretta attualità, il paese si sente vulnerabile. Per il Segretario agli Esteri la soluzione passa dalla collaborazione fra i corpi, “che non devono fare a gara su chi è il primo della classe”, dice Marco Gatti. Serve una centrale unica operativa, una banca dati comune. La parola 'formazione' torna a più riprese e s'intreccia con la ridefinizione nel quadro gerarchico, soprattutto in gendarmeria: mancano i gradi intermedi, non ci sono ufficiali. Poi c'è l'aspetto normativo, tutti concordano: il regolamento dei corpi è obsoleto, bisogna rimetterci mano. Civico Dieci va all'attacco: il Segretario ci lascia una lista di criticità e priorità che conosciamo da tempo. Chi deve prendere decisioni non lo fa e quando lo fa, non condivide. La mancata condivisione non piace neppure ai socialisti, che si uniscono a Rete nel ricordare la nomina unilaterale del facente funzioni del comandante. Sinistra Unita invita ad una riflessione, prima di procedere. “Non possiamo pensare di dare carta bianca al nuovo comandante della gendarmeria, deve essere il Consiglio a fare valutazioni precise”. Per Upr il punto fermo rimane la nomina entro maggio. Nomina che dovrà essere interna al territorio – è uno dei punti che troveremo nell'ordine del giorno della maggioranza - e in grado di garantire un forte collegamento con l'esterno. Dovrà conoscere bene San Marino, i suoi problemi e quello dei corpi. Nel corso del dibattito Noi Sammarinesi suggerisce un mandato ponte per traghettare le forze a una diversa organizzazione. E propone – trovando l'appoggio di Rete - di attivare un tavolo fra politica, tribunale e forze di polizia. La collaborazione con le forze italiane è la strada da percorrere. Ap invita alla piena attuazione dell'accordo del 2012, per coglierne tutte le opportunità. Per un salto di qualità, che passa anche attraverso l'organizzazione del Dipartimento - c'è già una bozza, spiega il Segretario agli Interni Venturini - e dalla nomina del suo Direttore. L'ordine del giorno della maggioranza, oltre a definire i requisiti del prossimo comandante detta anche i tempi della sua nomina. Dovrà avvenire entro Maggio, al più tardi Giugno. Si attende il voto, la maggioranza spera che l'odg sia il più possibile condiviso, ma c'è chi, nell'opposizione, ha già dichiarato che non lo voterà. "Qui sembra che i giochi siano già stati fatti - accusano Rete e il Consigliere indipendente Federico Pedini Amati - e che il comandante della gendarmeria abbia già un nome e un cognome".
Monica Fabbri
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